Health care research increasingly relies on assessment of data extracted from electronic medical records (EMRs). Clinical trial adverse event (AE) logs and patient-reported outcomes (PROs) are sources of data often available in the context of specific research projects. The aim of this study was to evaluate the extent of data concordance from these sources. Patients enrolled in clinical trials or receiving standard treatment for lung cancer (n = 62) completed validated … (leggi tutto)
La recente pubblicazione del gruppo di ricerca californiano rappresenta l’ulteriore dimostrazione dell’elevato rischio di sottostima dei sintomi di malattia e delle tossicità dei trattamenti quando la loro descrizione sia basata solo su quanto riportato dai medici nelle cartelle cliniche (quando il paziente è trattato nella pratica clinica) e/o nelle schede raccolta dati (quando il paziente è trattato nell’ambito di una sperimentazione clinica).Come già dimostrato da analisi simili pubblicate precedentemente, la concordanza tra il dato riportato mediante l’impiego dei patient-reported outcomes e il dato registrato dai medici è molto bassa, per numerosi sintomi.
Negli ultimi anni, molte voci hanno affermato l’utilità di favorire la raccolta dei patient-reported outcomes nella pratica clinica: l’obiettivo non è solo la maggiore accuratezza nella descrizione dei sintomi, ma anche e soprattutto la qualità della gestione dei sintomi e il miglioramento della qualità di vita dei pazienti.