Traditional methods of reporting adverse events in clinical trials are inadequate for modern cancer treatments with chronic administration. Conventional analysis and display of maximum grade adverse events do not capture toxicity profiles that evolve over time or longer lasting, lower grade toxic effects; we aimed to address this shortcoming in this study. We developed an analytic approach and standardised, comprehensive format, the Toxicity over Time (ToxT) approach, which combines graphs and adverse event tabular displays with multiple longitudinal statistical techniques into a readily applicable … (leggi tutto)
Nell’ottica della ‘symptom research’, lo studio nordamericano offre una riflessione su come meglio riportare gli effetti collaterali in oncologia, punto particolarmente importante nell’epoca delle terapie croniche. Sebbene siano ampiamente utilizzati i ‘common terminology criteria for adverse events’ (CTCAE, ora siamo alla versione 4.0) e vi siano possibili differenze tra la registrazione dell’effetto collaterale del medico e quella riportata dal paziente, rimane incerto come misurare gli effetti collaterali di grado lieve o moderato, che tuttavia possono durare molto tempo e impattare negativamente sulla qualità di vita. Recentemente pubblicata su Lancet Oncology, la ricerca descrive i dettagli di un nuovo modello che pare essere maggiormente adeguato per una descrizione “comprehensive” delle tossicità, accoppiando grafici e tabulati con tecniche statistiche longitudinali. Il modello TOXT (toxicity over time), inserendo la variabile tempo nella descrizione degli effetti collaterali, permette di costruire l’andamento storico e di comparare intensità e durata delle stesse tossicità nei differenti bracci di trattamento. Per la complessità della metodologia statistica utilizzata, tuttavia, l’applicabilità clinica del modello non pare possa essere immediata nella pratica clinica italiana.