Studio di popolazione americano ha analizzato le variabili che influenzano il tipo e la scelta del trattamento chirurgico a cui i pazienti sono sottoposti
Le opzioni di trattamento nei pazienti con carcinoma renale sono migliorate sostanzialmente nei ultimi anni. Malgrado ciò, pochi studi includono informazioni dettagliate sul paziente e sulle caratteristiche cliniche e sanitarie relative alla valutazione del trattamento chirurgico e all’uso di terapie sistemiche negli ospedali di comunità. In questo studio, pubblicato nel Journal of Urology (leggi abstract originale), sono stati valutati il trattamento chirurgico e l’uso di terapie sistemiche in un campione di popolazione di 1263 pazienti con carcinoma renale, diagnosticato nel 2004. I pazienti sono stati identificati dal database del Surveillance, Epidemiology and End Results Program, come parte del ‘Patterns of Care studies’. I ricercatori del National Cancer Institute di Bethesda hanno usato statistiche descrittive per valutare il trattamento nel campione e l’analisi di regressione logistica per determinare le associazioni tra caratteristiche demografiche, cliniche e sanitarie del paziente e valutare il trattamento in un gruppo di 1032 pazienti potenzialmente eleggibili per nefrectomia parziale o radicale e per la procedura chirurgica a cielo aperto o laparoscopica. Il trattamento chirurgico scelto nel 64.7% dei pazienti (IC 95%: 60-69.1) era la nefrectomia radicale per la maggior parte a cielo aperto piuttosto che per via laparoscopica. Sebbene la proporzione dei pazienti in terapia sistemica fosse bassa, il 34.3% (IC 95%: 23.1-47.5) di quelli in stadio IV ha ricevuto terapia sistemica. Un numero limitato di pazienti ha partecipato a trial clinici. In analisi multivariata, i pazienti di sesso femminile, di razza non bianca, con tumori più estesi, in assenza di condizioni di comorbilità e ricoverati in ospedale senza un programmi di training avevano più probabilità di essere sottoposti a nefrectomia radicale (p < 0.05). Inoltre, i pazienti con tumori più estesi e quelli ospedalizzati in centri più piccoli avevano maggiori probabilità di essere sottoposti a procedure chirurgiche a cielo aperto rispetto alla via laparoscopica (p < 0.05). Nel 2004, la nefrectomia radicale a cielo aperto era il trattamento chirurgico più comune per il carcinoma renale; pochi pazienti sono stati sottoposti a terapia sistemica. Le caratteristiche demografiche, cliniche e sanitarie dei pazienti sono quindi associate alla scelta del trattamento.Renal Cancer Newsgroup – Numero 6 – Giugno 2009