13 Marzo 2013
L’INIZIALE AUMENTO DEL NUMERO DI LINFOCITI E DI EOSINOFILI CON IPILIMUMAB È ASSOCIATO A MIGLIORE SOPRAVVIVENZA NEL MELANOMA METASTATICO
Ipilimumab è stato recentemente approvato come immunoterapico nei pazienti con melanoma metastatico, sui quali ha mostrato un miglioramento della sopravvivenza globale (OS). Gli autori dell’Institut de Cancérologie Gustave Roussy di Villejuif e Université Paris Sud/Paris 11 hanno descritto la loro esperienza in pazienti trattati nell’ambito di un programma per uso compassionevole tra giugno 2010 e settembre 2011 in un unico centro. Criteri di inclusione dello studio prospettico pubblicato sulla rivista Annals of Oncology erano una diagnosi di melanoma non operabile in stadio III o IV, almeno una precedente linea di chemioterapia e una sopravvivenza di 12 settimane dalla prima perfusione. Ai 73 pazienti inclusi nello studio sono stati somministrati 4 cicli di ipilimumab alla dose di 3 mg/kg ogni 3 settimane. I risultati indicano una OS mediana di 9,1 mesi (IC 95%: 6,4 – 11,3) dall’inizio del trattamento con ipilimumab. Eventi avversi di tipo immunitario sono stati osservati in 45 pazienti (62%) e includevano 19 eventi di grado 3 – 4 (26%), mentre non è stato registrato alcun decesso correlato al farmaco. Un numero di linfociti > 1.000/mm3 all’inizio del secondo ciclo di ipilimumab e un aumento del numero di eosinofili > 100/mm3 tra la prima e la seconda infusione sono stati correlati a una migliore OS. In conclusione, gli effetti tossici di ipilimumab sono controllabili nella pratica clinica e i dati biologici, come il numero di linfociti e di eosinofili al momento della seconda infusione di ipilimumab, sembrano essere marcatori precoci associati a una migliore sopravvivenza globale.
Experience in daily practice with ipilimumab for the treatment of patients with metastatic melanoma: an early increase in lymphocyte and eosinophil counts is associated with improved survival. Annals of Oncology 2013 Feb 24 [Epub ahead of print]