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Medinews
8 Settembre 2009

INFARTO: TEST RAPIDI PER INDIVIDUARLO

E’ infarto o no? Nell’incertezza due test rapidi rispondono prima che sia troppo tardi. Veloci, mini-invasivi, economici ed europei. Provengono infatti dal vecchio continente due studi pubblicati sul New England Journal of Medicine che potrebbero rivoluzionare le corsie del pronto soccorso. Le emergenze per attacchi cardiaci sono oltre 15 milioni, solo tra Europa e Stati Uniti. Non sempre pero’ il paziente che arriva mano al petto lamentando dolori lancinanti ha un principio di infarto. L’esame tradizionale e’ l’elettrocardiogramma, non sempre risolutivo. Oppure si rileva la presenza di una proteina, la troponina, presente nel muscolo cardiaco. Peccato che quando questa supera la soglia di guardia, 4-8 ore dopo l’infarto, gli effetti devastanti sul cuore potrebbero gia’ esserci stato. Il primo studio e’ stato condotto dal Policlinico Universitario di Basilea (Svizzera). Prelevati campioni di sangue da 718 pazienti con sintomi da infarto presunto, i medici hanno stabilito l’accuratezza dei nuovi test. Stesso copione in Germania,alla Johannes Gutenberg University di Mainz: testati 1.818 pazienti. I risultati sono stati piu’ che positivi per entrambe le tecniche diagnostiche: i nuovi test hanno rilevato l’infarto nel 94-96% dei casi, rispetto all’85-90% delle tecniche gia’ in uso.

Asca – New England Journal of Medicine
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