Studio epidemiologico sulla popolazione britannica indica che la malattia colpisce più le donne e le persone in età più avanzata. Sono però necessari ulteriori studi per meglio definire le caratteristiche della malattia
I dati pubblicati sull’epidemiologia della porpora trombocitopenica idiopatica (PTI) nell’adulto sono ancora molto limitati. Epidemiologi nordamericani hanno valutato l’incidenza della PTI utilizzando i dati del General Practice Research Database del Regno Unito. Tra il 1992 e il 2005 si sono registrati 840 casi di PTI nell’adulto, durante un follow-up di 21749623 individui-anno, con un’incidenza cruda di 3.9 per 100000 individui-anno (intervallo di confidenza [IC] 95%: 3.6-4.1). L’incidenza era più alta tra le donne (4.5 per 100000 individui-anno; IC 95%: 4.2-4.9) rispetto agli uomini (3.2 per 100000 individui-anno; IC 95%: 2.8-3.5). In entrambi i sessi l’incidenza aumentava con l’età e in epoche più tardive dello studio. Una revisione sistematica della letteratura indicava che l’incidenza di PTI nell’adulto variava tra 1.6 e 2.68 per 100000 individui-anno e la prevalenza tra 9.5 e 23.6 per 100000 individui. Gli autori dello studio pubblicato nell’European Journal of Haematology (leggi abstract originale) suggeriscono, al fine di migliorare la comprensione del fenomeno, lo svolgimento di nuovi studi che comprendano una chiara definizione della PTI e focalizzino su popolazioni di etnia e di provenienza geografica diverse.SIEnews – Numero 18 – 1 ottobre 2009