mercoledì, 4 dicembre 2024
Medinews
6 Febbraio 2018

Global surveillance of trends in cancer survival 2000–14 (CONCORD-3): analysis of individual records for 37 513 025 patients diagnosed with one of 18 cancers from 322 population-based registries in 71 countries

In 2015, the second cycle of the CONCORD programme established global surveillance of cancer survival as a metric of the effectiveness of health systems and to inform global policy on cancer control. CONCORD-3 updates the worldwide surveillance of cancer survival to 2014. CONCORD-3 includes individual records for 37·5 million patients diagnosed with cancer during the 15-year period 2000–14. Data were provided by 322 population-based cancer … (leggi tutto)

La pubblicazione su Lancet dei risultati dello studio CONCORD-3 rappresenta il frutto di uno sforzo collaborativo epidemiologico di portata mondiale. L’analisi, basandosi sui dati di oltre 37 milioni di pazienti, inseriti in oltre 300 registri tumori in 71 nazioni, consente di ottenere una fotografia rappresentativa dell’andamento della sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi dei pazienti oncologici nelle varie parti del mondo. I messaggi importanti che possono essere desunti dalla pubblicazione sono numerosi. Alcuni dei dati sottolineano l’importante progresso ottenuto in alcune neoplasie: ad esempio, la sopravvivenza a 5 anni per il tumore della mammella è intorno al 90% per alcuni Paesi come gli Stati Uniti o l’Australia. D’altra parte, anche per questi tumori, nei quali l’applicazione dello screening e il miglioramento delle terapie disponibili ha indiscutibilmente migliorato le chances di sopravvivenza, ci sono Paesi nei quali la prognosi rimane inaccettabilmente bassa: in India, ad esempio, la sopravvivenza a 5 anni per il tumore della mammella rimane al 66%, clamorosamente peggiore rispetto alle realtà occidentali prima menzionate. Complessivamente, dalla pubblicazione appare evidente l’importanza del funzionamento dei registri tumori e gli autori sottolineano giustamente che a livello politico è doveroso riconoscere la rilevanza strategica dei registri tumori ai fini della valutazione dell’efficacia delle strategie di salute.
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