Immune infiltration of the tumor microenvironment has been associated with improved survival for some patients with solid tumors. The precise makeup and prognostic relevance of immune infiltrates across a broad spectrum of tumors remain unclear. Using mRNA sequencing data from The Cancer Genome Atlas (TCGA) from 11 tumor types representing 3485 tumors, we evaluated lymphocyte and macrophage gene expression by tissue type and by genomic subtypes defined within and across tumor tissue of origin (Cox proportional hazards, Pearson correlation). We investigated clonal … (leggi tutto)
L’identificazione di uno o più biomarcatori quale predittore/i di efficacia è un problema che riguarda tutte le patologie in cui l’immunoterapia ha ormai trovato un suo spazio. La valutazione dei biomarcatori in associazione all’impiego di questi farmaci è argomento di moltissimi trials ongoing.In questo studio di Iglesia e coll. l’elevata espressione di linfociti T e B nell’infiltrato tumorale è predittiva di sopravvivenza per molti tipi di tumore. La valutazione viene fatta su 11 tumori maligni per un totale di 3.485 casi con valutazione dell’mRNA e, mentre per alcune “signatures” (specificatamente per macrofagi e/o linfociti B) viene riscontrata una specifica correlazione con l’outcome per alcune tipologie tumorali (quali glioblastoma e carcinoma renale), l’elevata espressione di linfociti B e T predice una migliore sopravvivenza in maniera trasversale su diversi tumori. Il dato prognostico che emerge da questo articolo è sicuramente di rilievo ed è un altro pezzo del complesso mosaico che caratterizza l’immunoterapia applicata alle patologie maligne.