sabato, 25 marzo 2023
Medinews
9 Ottobre 2018

Gene Regulatory Network Analysis Identifies Sex-Linked Differences in Colon Cancer Drug Metabolism

Understanding sex differences in colon cancer is essential to advance disease prevention, diagnosis, and treatment. Males have a higher risk of developing colon cancer and a lower survival rate than women. However, the molecular features that drive these sex differences are poorly understood. In this study, we use both transcript-based and gene regulatory network methods to analyze RNA-seq data from The Cancer Genome Atlas for 445 patients with colon … (leggi tutto)

Nel carcinoma del colon, così come in molti altri istotipi tumorali, si osserva una netta differenza di genere in termini di incidenza e prognosi, a favore del genere femminile. Benchè il dato sia consolidato, le basi biologiche di questa discrepanza non sono note.
Per fare luce su questo fenomeno, un team multidisciplinare di ricercatori di Boston ha condotto un’accurata analisi trascrittomica su un campione di pazienti affetti da carcinoma del colon afferente a The Cancer Genome Atlas, i cui risultati sono stati recentemente pubblicati su Cancer Research, probabilmente la più importante rivista di ricerca traslazionale in campo oncologico.
Obiettivo dello studio era quello di comparare nei due generi il profilo di espressione genica tumorale e le sue modalità di regolazione. Le analisi sono state condotte dapprima in una coorte esploratoria di 445 campioni primari (di cui 238 maschi) ottenuti in una fase pretrattamento e poi in una coorte di validazione di 1.193 campioni (di cui 621 maschi) con caratteristiche analoghe.
Differenze di genere non sono state riscontrate a livello di espressione genica autosomica tumorale, bensì a livello epigenetico, nei pattern di regolazione trascrizionale. In particolare, si fa riferimento alla regolazione di geni coinvolti nel metabolismo di farmaci e xenobiotici (i.e. geni della famiglia della glutatione-S- transferasi), con un pattern di regolazione più intenso nel genere femminile. Tale ipotesi è stata verificata analizzando campioni di tessuto colico sano, dove non sono state riscontrate tali differenze di regolazione.
Inoltre, associando i dati osservati con la sopravvivenza e aggiustandoli per stadio, è emerso che – solo nelle femmine – pattern di regolazione di trascrizione diversi sono in grado di stratificare prognosticamente le pazienti sottoposte a chemioterapia adiuvante: più intensa la regolazione dei geni coinvolti nella detossificazione, migliore la prognosi.
Nell’ottica della medicina di precisione, la scoperta di differenze di genere a carico del metabolismo farmacologico nelle cellule tumorali avrebbe risvolti nel campo della prevenzione e della terapia, modulando strategie a misura di genere a vantaggio del paziente in termini di efficacia e tollerabilità.
Senz’altro, vale la pena considerare che l’innovazione dello studio risiede nei metodi. Infatti, gli autori, oltre ad aver eseguito un “semplice” test di comparazione di espressione genica, hanno individuato e confrontato network di regolazione di espressione grazie a modelli informatici capaci di predire quanto e dove si leghino i fattori di trascrizione.
I risultati dell’analisi rappresentano, pertanto, una delle applicazioni del progresso tecnologico in campo bio-molecolare, disponibile in seguito alla diffusione su scala sempre maggiore dei sequenziamenti di nuova generazione. Avvalendoci di tali metodiche è possibile interrogare il genoma ed interpretarne i meccanismi per rispondere a quesiti di pratica clinica quotidiana, con il fine ultimo di sviluppare approcci sempre più personalizzati.
Si ringrazia la dottoressa Annapaola Mariniello.
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