FOLLOW-UP DI TRE ANNI IN PAZIENTI CON MELANOMA AVANZATO CHE HANNO RICEVUTO IPILIMUMAB E FOTEMUSTINA NELL’AMBITO DELLO STUDIO NIBIT-M1 DI FASE II
“I dati iniziali dello studio clinico di fase II NIBIT-M1 – ha commentato la dottoressa Anna Maria Di Giacomo, primo autore dello studio e Oncologo presso il reparto di Immunoterapia Oncologica dell’Ospedale Universitario di Siena, – hanno dimostrato che la combinazione di ipilimumab e fotemustina è attiva e ben tollerata come trattamento di prima e seconda linea in pazienti affetti da melanoma metastatico, senza e con metastasi cerebrali (Di Giacomo et al., Lancet Oncol 2012; 13: 879). Con particolare riferimento a quest’ultima popolazione di pazienti a prognosi decisamente peggiore, la combinazione di ipilimumab e fotemustina aveva dimostrato una iniziale efficacia, indipendentemente da un precedente trattamento per le metastasi cerebrali, supportandone ulteriormente il ruolo terapeutico. L’analisi ulteriore dello studio NIBIT-M1, condotta recentemente a 3 anni di follow-up, ha iniziato a confermare l’efficacia di questa combinazione anche a lungo termine ed anche nei pazienti con metastasi cerebrali. Peraltro, i dati generati nel corso del monitoraggio immunologico, condotto al fine di valutare l’attività immunomodulatoria di questa nuova strategia terapeutica, hanno consentito di corroborare il ruolo prognostico dei livelli circolanti di linfociti con fenotipo T CD4+ ICOS+ quale parametro farmacodinamico che correla con una migliore sopravvivenza nei pazienti trattati con ipilimumab, dimostrando, inoltre, che esso non è influenzato dal contestuale trattamento con il chemioterapico fotemustina (Di Giacomo et al., Ann Oncol 2014 Dec 23 [Epub ahead of print])”. E continua, “alla luce di questi dati e dei risultati molto promettenti ottenuti recentemente in pazienti affetti da melanoma metastatico trattati con la combinazione di ipilimumab e dell’anticorpo anti-PD-1 nivolumab, la Fondazione NIBIT ha recentemente attivato lo studio di fase III NIBIT-M2, finalizzato a valutare ulteriormente l’efficacia della combinazione di ipilimumab e fotemustina e di ipilimumab e nivolumab, rispetto alla sola fotemustina, in pazienti affetti da melanoma con metastasi cerebrali. L’importanza di questo nuovo studio – spiega la dott.ssa Di Giacomo, – attivo in 10 Centri italiani appartenenti al NIBIT, deriva dalla possibilità di valutare per la prima volta al mondo nuove combinazioni di immunoterapia in pazienti con metastasi cerebrali da melanoma che, per la loro prognosi più sfavorevole, sono stati esclusi dai trial clinici fino a pochi anni orsono”.