Valori elevati dei fattori IX e XI sono stati correlati ad elevata frequenza di tromboembolismo
Elevati livelli di fattori pro-coagulanti e il deficit di fattore XII rappresentano una condizione di rischio per lo sviluppo di tromboembolismo venoso (TEV). In due campioni di popolazione generale sono state studiate le associazioni tra i fattori IX-XIII con il rischio di futura comparsa di TEV. A tale scopo ricercatori statunitensi, in uno studio caso-controllo ‘nested’, hanno determinato il livello antigenico di questi fattori in campioni di sangue prelevati a 462 pazienti che successivamente hanno sviluppato TEV e a 1047 controlli che non hanno sviluppato alcun evento tromboembolico. I candidati allo studio sono stati identificati tra i 21860 casi analizzati nell’Atherosclerosis Risk in Communities study e Cardiovascular Health Study. Elevati livelli dei fattori IX e XI sono stati osservati essere associati ad aumentato rischio di TEV dopo aggiustamento per età, sesso, razza e studio. Per il fattore IX, il rischio aumentava del 40% (odds ratio[OD] 1.4, intervallo di confidenza [IC] 95%: 1.0-2.0) rispetto al valore massimo del quintile più basso. Il rischio era raddoppiato (OD 2.0, IC 95%: 1.4-2.9) per il fattore XI. Dopo ulteriore aggiustamento per massa corporea e diabete, solo valori elevati di fattore XI (OD 1.8, IC 95%: 1.3-2.7) hanno continuato ad essere associati al rischio di TEV. L’associazione rimaneva anche per trombosi idiopatica o secondaria. Nello studio pubblicato nella rivista Blood (leggi abstract originale) la deficienza di fattore XII non era invece correlata ad alcun rischio di TEV.SIEnews – Numero 20 – 12 novembre 2009