domenica, 1 ottobre 2023
Medinews
31 Ottobre 2012

FARMACI BIOLOGICI, I MEDICI U.S.A. LI VOGLIONO NON SOSTITUIBILI

L’86% dei camici bianchi statunitensi afferma di voler essere informato prima che un paziente passi a un medicinale biologico diverso da quello prescritto, anche se non ci sono problemi noti associati a questo “switch”. Inoltre, l’85% dei medici dichiara di volere la possibilità di designare un farmaco biologico come “non sostituibile”, proprio come avviene per gli altri prodotti. E’ quanto rivela il sondaggio di Alliance for Safe Biologic Medicines (Asbm) presentato alla Dia/Fda Conference on Biosimilars a Washington. Secondo gli scienziati la sostituzione inappropriata, infatti, è un problema soprattutto con i biologici che hanno lo stesso nome scientifico. Il 64% dei medici ha affermato di supporre che se i prodotti hanno la medesima denominazione, un paziente può passare in tutta sicurezza da uno all’altro durante il trattamento. Il 76% ha dichiarato di considerare i prodotti con lo stesso nome scientifico “strutturalmente identici”. I risultati dello studio rivelano dunque che le denominazioni sono il mezzo principale per l’identificazione di un farmaco da parte di un medico. Il 99% ha assicurato di utilizzare il nome del prodotto sia per la ricetta che per la segnalazione di eventi avversi, mentre meno dell’1% sostiene di utilizzare il codice.
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