According to current ESMO – MASCC guidelines, a combination of a neurokinin-1 receptor antagonist (NK1RA), dexamethasone and a 5-HT3 receptor antagonist (5-HT3RA) is recommended to prevent carboplatin-induced emesis, albeit with moderate level of confidence and not unanimous consensus. We performed a meta-analysis of randomized trials (RCTs) comparing NK1RA + dexamethasone + 5-HT3RA vs. dexamethasone + 5-HT3RA in patients receiving … (leggi tutto)
Fino alla precedente edizione delle linee guida dell’ESMO e del MASCC, che a livello internazionale rappresentano la voce più autorevole per quanto riguarda la profilassi dell’emesi indotta da chemioterapia, i pazienti sottoposti a chemioterapia con carboplatino dovevano ricevere una profilassi corrispondente a quella per gli schemi di chemioterapia moderatamente emetogeni, quindi con anti-serotoninergico e desametasone. Nell’ultima edizione delle linee guida MASCC, sebbene con un giudizio non unanime e con un livello di confidenza moderato, il
panel ha modificato la raccomandazione relativa alla profilassi dell’emesi per i pazienti trattati con carboplatino, prevedendo la somministrazione della triplice combinazione di NK1 inibitore, anti-serotoninergico e desametasone. Al fine di fornire un’evidenza solida a sostegno della suddetta raccomandazione, la metanalisi recentemente pubblicata su
Critical Reviews in Oncology / Hematology ha preso in considerazione tutti gli studi randomizzati che avessero valutato l’aggiunta dell’inibitore di NK1 (aprepitant o fosaprepitant o netupitant o rolapitant) alla “classica” premedicazione con anti-serotoninergico e desametasone, in pazienti sottoposti a chemioterapia con carboplatino. I risultati della metanalisi, basata sui dati dei 9 studi identificati in letteratura, dimostrano che l’aggiunta di un inibitore di NK1 alla profilassi antiemetica, che come noto rappresenta già lo standard nel caso dei pazienti trattati con cisplatino e con schemi tipo antracicline / ciclofosfamide, si associa a un significativo miglioramento del controllo di nausea e vomito anche nel caso dei pazienti trattati con carboplatino. Questo risultato rafforza l’evidenza a sostegno della modifica delle linee guida, che hanno “separato” la raccomandazione relativa al carboplatino rispetto alla raccomandazione relativa agli altri farmaci a moderato potenziale emetogeno (es. irinotecan, oxaliplatino), per i quali la profilassi standard rimane l’associazione di 5HT3 antagonista e desametasone. Il beneficio in termini assoluti, più modesto in fase acuta, in fase ritardata è invece paragonabile a quello ottenuto con l’impiego degli inibitori di NK1 nei pazienti trattati con cisplatino, giustificando quindi anche dal punto di vista della rilevanza clinica l’applicazione della nuova raccomandazione. Le linee guida AIOM edizione 2017 recitano: “
La combinazione di un NK1 antagonista, un 5HT3 antagonista e desametasone è il trattamento da raccomandare per la prevenzione dell’emesi acuta indotta da carboplatino” (raccomandazione positiva debole).