martedì, 30 maggio 2023
Medinews
13 Maggio 2016

Early PSA response is an independent prognostic factor in patients with metastatic castration-resistant prostate cancer treated with next-generation androgen pathway inhibitors

The optimal use of new therapies in metastatic castration-resistant prostate cancer (mCRPC) remains to be clarified. Prostate-specific antigen (PSA) response used as a pharmacodynamic end-point may help identify patients with early resistance to new androgen receptor-pathway inhibitors. We aimed to determine the clinical significance of early PSA response (EPR) during therapy with enzalutamide, abiraterone acetate (AA) and orteronel in mCRPC. Data from patients recruited in clinical trials were studied. PSA values were obtained at baseline and 28 d after treatment initiation. EPR defined as a decline … (leggi tutto)

La strategia di trattamento nel carcinoma della prostata in fase di resistenza alla castrazione rimane non del tutto definita e l’assenza di fattori predittivi non rende chiaro il sequenziamento ottimale delle diverse opzioni di trattamento disponibili. In questo studio è stato esplorato il significato prognostico di una precoce riduzione del PSA, durante terapia ormonale. Tutti i pazienti erano stati arruolati in studi clinici ed avevano ricevuto abiraterone, enzalutamide o orteronel. La risposta al trattamento veniva eseguita in accordo ai criteri PCWG 2. Era stata inoltre eseguita una determinazione precoce, a 28 giorni, dei valori del PSA. La correlazione tra il valore del PSA dopo 28 giorni di trattamento e rPFS ed OS è stata determinata in accordo al modello di Cox. Lo studio dimostra come la riduzione precoce del PSA sia un fattore prognostico indipendente di outcome. La sua precoce riduzione si associava ad un prolungamento della rPFS e di OS. Questo parametro potrebbe pertanto supportare il clinico nel processo di ‘decision making’.
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