lunedì, 20 marzo 2023
Medinews
8 Febbraio 2018

Durable Clinical Benefit With Nivolumab Plus Ipilimumab in DNA Mismatch Repair-Deficient/Microsatellite Instability-High Metastatic Colorectal Cancer

Nivolumab provides clinical benefit (objective response rate [ORR], 31%; 95% CI, 20.8 to 42.9; disease control rate, 69%; 12-month overall survival [OS], 73%) in previously treated patients with DNA mismatch repair-deficient (dMMR)/microsatellite instability-high (MSI-H) metastatic colorectal cancer (mCRC); nivolumab plus ipilimumab may improve these outcomes. Efficacy and safety results for the nivolumab plus ipilimumab cohort of CheckMate-142, the largest … (leggi tutto)

Questo studio di fase II ha valutato la combinazione di nivolumab con l’anti-CTLA4 ipilimumab in pazienti affetti da carcinoma colorettale metastatico MSI-H pretrattati. L’associazione tra i due immunoterapici si basa su un forte razionale di sinergia nel reclutamento ed attivazione dei linfociti T e, senza dubbio, l’attività dimostrata in questo trial per la combinazione si conferma interessante. Infatti, oltre i 3/4 dei pazienti avevano ricevuto il trattamento in studio come terza linea ed oltre, ottenendo un tasso di risposte del 55%, comparabile a quello che si ottiene in prima linea con alcune doppiette di chemioterapia e molto superiore a quanto raggiungibile con tutti i trattamenti fino ad ora utilizzati dalla seconda linea in poi. Il tempo a progressione e la sopravvivenza globale sono addirittura più interessanti, con oltre il 70% di pazienti non progrediti e l’85% vivi ad un anno dall’arruolamento. Il profilo di tollerabilità non ha riservato alcuna sorpresa, anzi la tossicità è stata inferiore all’atteso, verosimilmente grazie alla dose di ipilimumab di solo 1 mg/kg.
In assenza di studi comparativi non è possibile affermare se la doppietta sia realmente superiore alla monoterapia con nivolumab o ipilimumab, tuttavia si può affermare che questo studio costituisce una delle basi da cui partire per affermare un nuovo standard di trattamento nei pazienti con carcinoma colorettale metastatico MSI-H.
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