We previously found that dual HER2 blockade with trastuzumab and lapatinib led to inhibition of tumour growth in patient-derived xenografts of HER2-amplified metastatic colorectal cancer. In this study, we aimed to assess the antitumour activity of trastuzumab and lapatinib in patients with HER2-positive colorectal cancer. HERACLES was a proof-of-concept, multicentre, open-label, phase 2 trial done at four Italian academic cancer centres. We enrolled adult patients with KRAS exon 2 (codons 12 and 13) wild-type and HER2-positive metastatic colorectal cancer refractory to standard of care (including … (leggi tutto)
Il trial HERACLES, coordinato del gruppo del Niguarda, si inserisce nel filone della ‘precision medicine’ e prosegue un percorso scientifico iniziato dalla preclinica degli xenopazienti (Bertotti et al. Cancer Discov 2011) e passato da una precisa descrizione metodologica dei criteri diagnostici (Valtorta E, Mod Pathol 2015). Gli investigatori hanno screenato oltre 900 pazienti. Seppure il ‘sample-size’ finale dello studio sia limitato, i 27 pazienti con carcinoma colorettale avanzato KRAS wt (codoni 12 e 13) selezionati molecolarmente per espressione di HER2 hanno ottenuto un chiaro beneficio dalla duplice inibizione di HER2 con trastuzumab e lapatinib: è certamente raro leggere un tasso di risposta del 30% in pazienti molto pretrattati (75% dei pazienti avevano ricevuto almeno 4 precedenti linee di terapia), ottenuto inoltre con una tossicità particolarmente limitata. Da notare che l’80% dei pazienti aveva una neoplasia del colon sinistro e che nessuno tra i soggetti arruolati aveva un’età superiore ai 70 anni. Seppure la combinazione non possa ancora essere considerata un solido standard per pazienti con patologia colorettale avanzata HER2 positiva, lo studio dà un forte segnale positivo che potrà essere confermato da una esperienza prospettica randomizzata. Nel frattempo, a Milano prosegue l’esperienza con l’HERACLES rescue, in cui si testa il TDM-1 dopo la progressione a trastuzumab.