Conferma dell’efficacia del trattamento nel controllo a lungo termine della malattia, con risultati sovrapponibili o migliori agli altri regimi
Il linfoma primario del sistema nervoso centrale (LP-SNC) è una neoplasia confinata al SNC e/o agli occhi, convenzionalmente trattata con chemioterapia contenente metotrexate e radioterapia cerebrale. Poiché l’integrità della barriera emato-encefalica (BEE) può costituire un ostacolo alla diffusione intracerebrale del farmaco, procedure di distruzione della stessa potrebbero incrementare la concentrazione di farmaco in sede tumorale. Gli autori hanno valutato 149 pazienti con prima diagnosi di LP-SNC (nessuna radioterapia cerebrale precedente), sottoposti a distruzione della BEE (per osmosi) e a trattamento con metotrexate per via intra-arteriosa dal 1982 al 2005. Il 47.6% dei pazienti aveva età uguale o superiore a 60 anni e il 42.3% aveva performance status di Karnofsky (PSK) inferiore al 70% alla diagnosi. Lo studio, pubblicato nel Journal of Clinical Oncology (leggi abstract originale), ha mostrato una percentuale di risposta globale dell’81.9% (completa nel 57.8% e parziale nel 24.2%). La sopravvivenza globale (SG) mediana era 3.1 anni (stima di sopravvivenza del 25% a 8.5 anni) e quella libera da progressione (SSP mediana) era 1.8 anni: la SSP a 5 anni era del 31% e a 7 anni del 25%. Nei pazienti a basso rischio (età < 60 anni e PSK ≥ 70), la SG mediana era intorno ai 14 anni, con un plateau a 8 anni circa. Le procedure, a cui sono stati sottoposti i pazienti, erano in genere ben tollerate, anche se frequentemente si sono osservati fenomeni epilettici focali (9.2%), non sono comunque state riportate sequele a lungo termine.SIEnews – Numero 12 – 25 giugno 2009