Il farmaco, specialmente se somministrato dopo terapia con interferone o imatinib, in pazienti con lungo intervallo di tempo fra diagnosi ed inizio del trattamento e con leucopenia prima del trattamento stesso, può causare frequentemente neutropenia e trombocitopenia
In pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica (LMC-FC) sono state valutate incidenza, dinamica e terapia della citopenia, legata all’uso di dasatinib, somministrato dopo fallimento di imatinib. Nello studio pubblicato nella rivista Cancer (leggi abstract originale) sono stati analizzati i dati clinici di 130 pazienti con LMC-FC, trattati con dasatinib dal novembre 2003 al marzo 2006 nel contesto di studi di fase I (n = 22) o II-III (n = 108) e che hanno sviluppato citopenia di grado 2-4, in accordo con i criteri NCI-CTC [version 3.0]. Neutropenia e/o trombocitopenia di grado 2-4 sono state osservate in 94 pazienti (72%) durante il trattamento con dasatinib; le tossicità di grado 3-4 in 37 pazienti (52%). Dei 94 pazienti che hanno sviluppato neutropenia e/o trombocitopenia di grado 2-4, 64 hanno anche sviluppato anemia almeno di grado 2 (68%) e 16 anemia di grado 3-4 (17%). Il trattamento della citopenia ha incluso: interruzione transitoria del farmaco in 35 pazienti (37%), somministrazione di G-CSF in 12 (14%), di eritropoietina ricombinante in 29 (45%) e di interleuchina-11 in 3 pazienti (5%). I fattori associati ad aumentato rischio di sviluppare citopenie di grado 2-4 erano un intervallo di tempo più lungo dalla diagnosi all’inizio del trattamento, una precedente terapia con interferone o imatinib ed un più basso numero di globuli bianchi prima del trattamento con dasatinib. In conclusione, la tossicità ematologica è frequentemente osservata durante terapia con dasatinib nei pazienti con LMC-FC, specialmente se somministrato a dosi giornaliere > 100 mg. L’interruzione del trattamento o la riduzione della dose, così come la somministrazione di fattori di crescita si sono dimostrate strategie sicure ed efficaci per risolvere la citopenia e proseguire la terapia con dasatinib.SIEnews – Numero 14 – 23 luglio 2009