mercoledì, 4 dicembre 2024
Medinews
8 Ottobre 2018

Denosumab Toxicity When Combined With Anti-angiogenic Therapies on Patients With Metastatic Renal Cell Carcinoma: A GETUG Study

About one-third of patients with renal cell carcinoma (RCC) have detectable metastases at diagnosis. Among them, bone is the second most frequent metastatic site. Treatment of metastatic RCC mostly relies on anti-angiogenic (AA) therapies and, more recently, immunotherapy. Skeletal-related events (SREs) can be prevented with bone-targeted therapies such as denosumab (Dmab), which has demonstrated superiority when compared with zoledronic acid in solid … (leggi tutto)

Le metastasi ossee da carcinoma a cellule renali sono prevalentemente osteolitiche e spesso conducono alla comparsa di eventi scheletrici quali fratture patologiche, compressione midollare ed ipercalcemia, con importante compromissione della qualità di vita. Al fine di ridurre il rischio di complicanze scheletriche sottoponiamo i nostri pazienti a bone targeted therapies (acido zoledronico o denosumab), i cui effetti collaterali più frequenti sono rappresentati dall’ipocalcemia e dall’osteonecrosi della mandibola. Dati recenti hanno documentato come la combinazione di bisfosfonati e inibitori di tirosin-chinasi sia associata ad un aumentato rischio di sviluppare osteonecrosi della mandibola.
Lo studio retrospettivo multicentrico di Guillot e colleghi è stato condotto allo scopo di valutare il rischio di osteonecrosi della mandibola ed ipocalcemia in pazienti affetti da carcinoma renale con secondarietà ossee trattati con inibitori di tirosin-chinasi e denosumab (in modalità concomitante o sequenziale). Nessuno dei 41 pazienti trattati ha presentato ipocalcemia severa. Sette (17%) su 41 hanno sviluppato osteonecrosi della mandibola. Di questi tutti avevano ricevuto il trattamento concomitante in prima linea e 3 non presentavano altri fattori di rischio per osteonecrosi della mandibola.
Nonostante si tratti di uno studio di piccole dimensioni e retrospettivo, esso fornisce un dato clinico importante, documentando un rischio elevato di osteonecrosi della mandibola in pazienti trattati con inibitori di tirosin-chinasi e denosumab per carcinoma renale. Questo deve sensibilizzare ulteriormente il clinico sulla necessità di una attenta valutazione odontostomatologica prima ed in corso di trattamento.
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