Il farmaco è efficace in questi pazienti, gli eventi avversi più frequentemente osservati sono diarrea, neutropenia e trombocitopenia
I pazienti con leucemia mieloide cronica in fase accelerata (LMC-FA), divenuta resistente o intollerante a imatinib, hanno a loro disposizione limitate opzioni terapeutiche. Dasatinib è un potente inibitore delle chinasi BCR-ABL e SRC, efficace nei pazienti con LMC-FA nei quali la terapia con imatinib non ha avuto successo. I partecipanti allo studio START A riportano nel Journal of Clinical Oncology (leggi abstract originale) i dati di efficacia e sicurezza del dasatinib ottenuti durante il follow-up dei 174 pazienti arruolati in questo studio di fase II. I pazienti con LMC-FA resistenti (n = 161) o intolleranti (n = 13) a imatinib hanno ricevuto dasatinib per via orale (70 mg x 2 volte al dì). Ad un follow-up mediano di 14.1 mesi (durata del trattamento: 0.1-21.7 mesi), risposte ematologiche maggiori e complete sono state ottenute dal 64% e 45% dei pazienti, rispettivamente, e risposte citogenetiche maggiori e complete sono state ottenute, rispettivamente, dal 39% e dal 32% dei pazienti. Le risposte sono state osservate indipendentemente dallo stato di resistenza o intolleranza a imatinib, dall’aver già ricevuto o meno un trapianto di cellule staminali o dalla presenza di precedente mutazione BCR-ABL. Le percentuali di sopravvivenza a 12 mesi libera da progressione e globale erano rispettivamente 66% e 82%. Dasatinib è stato in genere ben tollerato. L’evento avverso grave non ematologico più frequentemente osservato era la diarrea (52%; di grado 3-4: 8%), mentre erano comuni citopenie, quali neutropenia di grado 3-4 (76%) e trombocitopenia (82%). Effusione pleurica (di grado 3-4: 5%) si è osservata nel 27% dei pazienti.SIEnews – Numero 13 – 9 luglio 2009