sabato, 14 dicembre 2024
Medinews
4 Maggio 2018

Chemotherapy-induced nausea and vomiting (CINV) in patients with advanced lung cancer during the first-line treatment: assessment by physicians, nurses, and patients from an Italian multicenter survey

Chemotherapy-induced nausea and vomiting (CINV) still represents a common side-effect of chemotherapy, and often, its perception differs between patients and healthcare professionals. The aim of this study was to evaluate the agreement on the perception of CINV and other items among clinicians, patients, and nurses. This observational prospective study was part of an evaluation program promoted by the Women Against Lung Cancer in Europe (WALCE) Onlus. From August … (leggi tutto)

Si tratta di uno studio osservazionale multicentrico su 188 pazienti sottoposti a trattamento chemioterapico per NSCLC Stadio IV nelle quali veniva effettuata prima del I ciclo di trattamento (T1) fino a prima del IV (T3) la rilevazione dei sintomi su scala numerica, in particolare ansia, umore, stanchezza, appetito, nausea, vomito, dolore, sonnolenza e condizioni generali. La valutazione veniva effettuata dal medico, dall’infermiere e dal paziente con una successiva stima di concordanza (Medico-Paziente, Infermiere-Paziente, Medico-Infermiere) tramite coefficiente kappa di Cohen.
Questo lavoro, italiano, riprende un’importante esperienza navigata del gruppo di Ethan Basch, pubblicata nel 2006 sul Lancet Oncology (leggi) e successivamente ripetuta in Italia (leggi), volta a sottolineare l’importanza dei PROs nel symptom assessment.
In questo caso l’attenzione viene posta dagli autori sulla Nausea e Vomito indotti dalla chemioterapia (CINV) evidenziando come nello studio l’incidenza dei pazienti che hanno riportato CINV variava dal 40% al T0 al 71% al T3. Gli autori dimostrano come la concordanza nel symptom assessment sia stata soddisfacente (moderate) sia per i medici che per gli infermieri, con un leggero aumento della concordanza stessa nel tempo per alcuni sintomi (substantial). L’ansia prima del trattamento chemioterapico nelle sue manifestazioni lievi, moderate e gravi, così come l’ansia lieve, moderata e grave, sperimentata dopo l’inizio della chemioterapia, ha esposto i pazienti a un rischio più elevato di CINV sia anticipatoria sia post-trattamento. Lo studio dimostra inoltre come, anche con uno Staff consapevole e sensibile sullo stato e le percezioni dei pazienti, la CINV rappresenti ancora un problema tra i pazienti in trattamento chemioterapico e all’importante ruolo della sfera emotiva nello sviluppo della stessa.
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