Washington, 5 marzo – I telefonini del personale medico e paramedico sono i maggiori imputati come fonte di infezioni ospedaliere, tra cui il micidiale Staphylococcus Aureus resistente agli antibiotici. Lo rivela uno studio pubblicato dalla rivista Annals of Clinical Microbiology and Antimicrobials, che indica i telefonini quale fonte di molte delle infezioni che si contraggono negli ospedali. Il gruppo di ricercatori della Facoltà di Medicina dell’Università Ondokuz Mayis in Turchia ha analizzato i cellulari di medici e infermieri dei reparti di chirurgia e di terapia intensiva ed hanno scoperto che quasi il 95% di questi apparecchi erano contaminati da differenti tipi di batteri, più o meno letali. Solo il 10% del personale puliva infatti il telefonino con una certa regolarità. “I cellulari potrebbero essere il focolaio di infezioni che favorisce la trasmissione da paziente a paziente in un centro ospedaliero”. Secondo i ricercatori, la scoperta mette in luce “la necessità ovvia” di adottare misure per prevenire la contaminazione dei cellulari e di altri strumenti elettronici, raccomandando “rigidi controlli delle infezioni, disinfezione ambientale, igiene delle mani e metodi di decontaminazione”.
SIEnews – Numero 6 – 19 marzo 2009