Approximately 90% of adult smokers first tried a cigarette by 18 years of age, and even infrequent smoking in adolescence is associated with established adult smoking. Noncigarette tobacco use is increasing and could stimulate subsequent conventional cigarette smoking in youths. To estimate the longitudinal association between noncigarette tobacco use and subsequent cigarette smoking initiation among US youth. In this prospective cohort study of the … (leggi tutto)
Questo articolo dà una serie di messaggi molto preoccupanti se si pensa alla popolazione in giovane età fumatrice in Europa e sul territorio italiano. Risulta infatti che ragazzini non fumatori che abbiano provato la sigaretta elettronica, tabacco non introdotto mediante la sigaretta, bong e pipe ad acqua siano molto più a rischio della popolazione di controllo ad un’iniziazione al fumo di sigaretta nell’arco di un anno.Il fumo in età adolescenziale ha indubbiamente un impatto sulla vita adulta e anche l’uso di una sola sigaretta/die per un adolescente può poi riflettersi in una condizione di fumatore in età adulta. Questo articolo si basa sul risultato di un’intervista (Population Assessment of Tobacco and Health-PATH-study) condotta dal Settembre 2013 a Dicembre 2014 su 10.384 soggetti che riferiscono di non aver mai provato a fumare sigarette. La popolazione di controllo è costituita da 10.000 adolescenti in età fra i 12 e 17 anni e risulta che qualsiasi forma di tabacco alternativa alla sigaretta (e inclusa la sigaretta elettronica) si associa ad una condizione di fumatore nell’arco di un anno, soprattutto se il soggetto fa uso di più di un prodotto. Negli Stati Uniti nel 2016 circa 4 milioni di studenti esaminati faceva uso di un prodotto del tabacco alternativo alla sigaretta e 1,8 milioni utilizzavano almeno 2 o più prodotti.
Le campagne di prevenzione primaria sono spesso deficitarie e sicuramente confondenti (o inesistenti) quando si tratta di prodotti del tabacco alternativi alla sigaretta, per i quali i danni direttamente causati sono poco noti, oltre che correlati (come riportato in questo lavoro) ad un aumentato rischio dei ragazzi di diventare dei fumatori a tutti gli effetti.