Gastrointestinal stromal tumors (GISTs) are life-threatening when metastatic or not amenable to surgical removal. In a few patients with advanced GISTs refractory to imatinib mesylate, treatment with sunitinib malate followed by regorafenib provides tumor control; however, additional active treatments are needed for most patients. To evaluate the 6-month progression-free survival (PFS), tumor objective response, and overall survival rates in patients with GISTs treated with … (leggi tutto)
Lo studio suggerisce la potenziale utilità di dasatinib, un potente inibitore di BCR-ABL, KIT, e delle chinasi della famiglia SRC, somministrato alla dose di 70 mg bid, nel controllo di malattia per pazienti con GIST non resecabile e resistente a imatinib. Gli autori riportano, inoltre, un tasso di risposta del 25% documentata localmente utilizzando i criteri di Choi.Lo studio, tuttavia, ha arruolato solo 50 pazienti e non prevedeva un braccio di controllo. I dati riportati sono in linea con i risultati del fase II condotto in pazienti TKI-naïve dallo Swiss Group for Clinical Cancer Research e recentemente pubblicati su Cancer; rimane da stabilire in quale subset molecolare di pazienti il trattamento possa essere di maggior beneficio.
La sequenza di trattamento disponibile nella pratica clinica per pazienti con malattia avanzata non viene tuttavia modificata: imatinib – con dose di 400/800 mg dipendentemente dal make-up molecolare della malattia-, sunitinib, regorafenib (vedi linee guida AIOM su sarcomi dei tessuti molli e GIST, versione 2017). Il dasatinib, inoltre, non è registrato in Italia con questa indicazione.