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Medinews
12 Marzo 2009

ASPETTATIVA DI SOPRAVVIVENZA A LUNGO TERMINE PER PAZIENTI CON DIAGNOSI DI MIELOMA MULTIPLO TRA IL 2006 E IL 2010

Un nuovo metodo di predizione della sopravvivenza, validato su dati del SEER, indica un prolungamento della prospettiva di vita in questi pazienti nei prossimi anni

In questi ultimi anni, le nuove opzioni terapeutiche hanno migliorato l’aspettativa della sopravvivenza di giovani pazienti con mieloma multiplo (MM). Ricercatori del German Cancer Research Center di Heidelberg e del Weill Cornell Medical Center di New York hanno sviluppato un modello per la stima della sopravvivenza a lungo termine dei pazienti con diagnosi di MM. Usando il database del Surveillance, Epidemiology, and End Results (SEER) Program, nel periodo 1973-2005, gli autori dello studio pubblicato nella rivista Haematologica (leggi abstract originale) hanno generato un nuovo metodo di proiezione per la valutazione della sopravvivenza relativa attesa a 5 e 10 anni per i pazienti che hanno ricevuto/riceveranno diagnosi di MM nel periodo 2006-2010, negli Stati Uniti. La proiezione della sopravvivenza relativa a 5 anni per i pazienti diagnosticati nel 2006-2010 sotto i 45 anni di età è del 68%, dato che eccede del 15.5% e 7.0% la maggior parte delle stime aggiornate rispettivamente ottenute da coorti tradizionali e da analisi di periodo. La proiezione di sopravvivenza relativa a 10 anni per i pazienti di questo gruppo d’età è del 55.3%, valore che eccede del 19.7% e del 7.4% rispettivamente le più aggiornate stime per una coorte tradizionale e per analisi di periodo. Al contrario, le proiezioni di sopravvivenza rimangono molto più basse e con difficoltà superano le stime ottenute dall’analisi tradizionale della sopravvivenza quando si considerino i pazienti più anziani. I pazienti con diagnosi di MM nel periodo 2006-2010, specialmente quelli di età più giovane, potranno quindi avere una prospettiva di sopravvivenza a lungo termine più alta di quanto suggerito dalle statistiche di sopravvivenza attualmente disponibili.


SIEnews – Numero 6 – 19 marzo 2009
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