Sono osservate in più della metà dei pazienti; la perdita dei cromosomi 7, 7p, 9 e 9p è associata a prognosi sfavorevole
Uno studio pubblicato nella rivista Annals of Hematology (leggi abstract originale) ha analizzato le caratteristiche e il significato prognostico delle anomalie cromosomiche addizionali in 110 pazienti cinesi adulti con leucemia linfoblastica acuta (LLA) Philadelphia-positiva (Ph’). Aberrazioni secondarie erano presenti nel 60.9% dei casi. Nelle aberrazioni secondarie si osserva il coinvolgimento di tutti i cromosomi ma solo i cromosomi 9, 7, 21, 18 e 14 sono quelli più frequentemente interessati. Il 45.5% (50 dei 110) dei pazienti aveva alla diagnosi almeno una cellula normale in metafase in preparazioni cromosomiche. I pazienti con aberrazioni addizionali trattati con chemioterapia combinata a imatinib (ICT) mostravano sia sopravvivenza libera da malattia (SSM) che globale (SG) più breve, mentre quelli trattati con solo chemioterapia (CT) presentavano una SSM ridotta. La presenza di cellule normali in metafase è stata associata ad una sopravvivenza migliore nel gruppo CT, ma non in quello sottoposto a ICT. In entrambi i gruppi, i pazienti che presentano perdita dei cromosomi 7, 7p, 9 e 9p avevano una prognosi più sfavorevole rispetto a quelli con o senza altre aberrazioni secondarie.SIEnews – Numero 22 – 17 dicembre 2009