Anaplastic lymphoma kinase (ALK) gene rearrangements are oncogenic drivers of non-small-cell lung cancer (NSCLC). Brigatinib (AP26113) is an investigational ALK inhibitor with potent preclinical activity against ALK mutants resistant to crizotinib and other ALK inhibitors. We aimed to assess brigatinib in patients with advanced malignancies, particularly ALK-rearranged NSCLC. In this ongoing, single-arm, open-label, phase 1/2 trial, we recruited patients from nine academic hospitals or cancer centres in the USA and Spain. Eligible patients were at least 18 years of age and … (leggi tutto)
Il primo commento che viene abbastanza spontaneo è “un altro ALK inibitore” e viene spontaneo soprattutto a noi italiani che di ALK inibitore rimborsato ne abbiamo uno solo e nemmeno a “pieno servizio”. Questo studio di fase I/II ha condotto all’approvazione del farmaco da parte di FDA valutando pazienti statunitensi e spagnoli affetti da NSCLC con riarrangiamento di ALK, già precedentemente trattati con crizotinib oppure no. Il tasso di risposta è superiore al 70% (arrivando al 100 nei pazienti naïve per quanto riguarda l’inibitore di ALK ed essendo pari all’83% in quei pazienti con localizzazioni cerebrali). Le risposte confermate nei pazienti già precedentemente trattati con crizotinib sono invece pari al 62%. L’evento collaterale di grado 3 e 4 più frequente è stato un aumento delle lipasi, seguito da dispnea ed ipertensione, registrandosi come eventi avversi seri occorsi in ≥ 5% dei pazienti la dispnea, l’ipossia e le polmoniti. Studi randomizzati sono attualmente in corso anche in Italia. Nell’interesse di questi pazienti (indubbiamente ancora “sottoidentificati” rispetto alle indicazioni di screening presenti nelle linee guida europee ed italiane) sarà fondamentale identificare il migliore algoritmo terapeutico, cercando di incastrare tutte le conoscenze ed i risultati ottenuti … partendo ovviamente dal presupposto fondamentale di avere a disposizione queste molecole.