Tumore della prostata

Il CHMP raccomanda darolutamide di Bayer per il trattamento della malattia metastatica ormonosensibile

  • La raccomandazione del CHMP si basa sui dati di Fase III che dimostrano che darolutamide, in associazione a docetaxel e a terapia di deprivazione androgenica (ADT), ha ridotto significativamente il rischio di morte del 32,5% rispetto a ADT con solo il docetaxel, con tassi globali di eventi avversi (AEs) simili nei bracci dello studio
  • La decisione della Commissione Europea per l’autorizzazione alla commercializzazione è prevista nei prossimi mesi

 

Milano, 30 gennaio 2023 – Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea del Farmaco ha raccomandato darolutamide, inibitore orale del recettore degli androgeni (ARi), più terapia di deprivazione androgenica (ADT) in associazione a docetaxel per l’autorizzazione alla commercializzazione nell’Unione Europea (EU) per il trattamento dei pazienti con tumore della prostata ormonosensibile metastatico (mHSPC). Darolutamide è già approvato per il trattamento dei pazienti con tumore della prostata non metastatico resistente alla castrazione (nmCRPC), a rischio elevato di sviluppare metastasi.

“Con il parere positivo del CHMP, darolutamide ha il potenziale di diventare un nuovo standard di cura per i pazienti eleggibili affetti da tumore della prostata,” afferma Christine Roth, membro dell’Executive Committee della Divisione Pharmaceuticals e Direttore Oncology SBU di Bayer. “Grazie ai dati di sopravvivenza senza precedenti di darolutamide e al minimo impatto sulla vita quotidiana dei pazienti con mHSPC e nmCRPC a rischio elevato, dopo l’approvazione regolatoria lavoreremo per garantire che il maggior numero di pazienti possa beneficiare di darolutamide. Questa raccomandazione rappresenta un altro passo avanti nella nostra mission di ridefinire la convivenza con il tumore della prostata nelle varie fasi della malattia”.

“Nonostante i progressi significativi, per molti uomini con mHSPC, la progressione della malattia e l’insorgenza di sintomi debilitanti restano un fattore comune. Pertanto è cruciale l’accesso di questi pazienti alle opzioni terapeutiche che migliorino non solo la mortalità, ma che ritardino anche il tempo alla progressione della sintomatologia,” sostiene Bertrand Tombal, Professore di Urologia alla Université catholique de Louvain (UCL), Cliniques universitaires Saint-Luc, Bruxelles, Belgio. “ARASENS è il primo studio che dimostra i benefici di darolutamide più ADT in associazione a docetaxel, sia nella riduzione del rischio di morte che nella limitazione del deterioramento della qualità di vita, con un’incidenza complessiva di eventi avversi simile nei bracci di trattamento”.

La decisione finale della Commissione Europea sull’autorizzazione alla commercializzazione in questa nuova indicazione è prevista nei prossimi mesi. Il farmaco è già approvato nella sua seconda indicazione, cioè nel tumore della prostata ormonosensibile metastatico (mHSPC), in alcuni Paesi tra cui gli Stati Uniti. Sono in corso o pianificate le richieste di approvazione in altri Paesi. Lo sviluppo di darolutamide continua in un ampio programma di ricerca con altri tre grandi studi clinici in corso o pianificati, per analizzare il suo potenziale nei pazienti con tumore della prostata, dagli stadi iniziali della malattia a quelli più avanzati. Tra questi lo studio di Fase III ARANOTE per la valutazione di darolutamide più terapia di deprivazione androgenica (ADT) rispetto alla sola ADT nel mHSPC.

Il tumore della prostata è il più frequente negli uomini in quasi tutti i Paesi dell’Europa settentrionale e occidentale1 mentre è il secondo per incidenza nella popolazione maschile in tutto il mondo.  

Solo il 30% degli uomini con mHSPC sopravvive 5 o più anni dalla diagnosi.2 La maggior parte degli uomini con mHSPC sviluppa progressione del tumore della prostata metastatico resistente alla castrazione (mCRPC), una condizione con sopravvivenza a lungo termine limitata.3,4

Darolutamide è sviluppato da Bayer insieme a Orion Corporation, un’azienda farmaceutica finlandese che opera in tutto il mondo. Bayer è responsabile della commercializzazione globale, con la co-promozione di Bayer e Orion Corporation in alcuni Paesi europei come Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito, Scandinavia e Finlandia.

 

Lo studio ARASENS

ARASENS è l’unico studio randomizzato, di Fase III, multicentrico, in doppio cieco, che è stato disegnato prospetticamente per confrontare l’utilizzo di un inibitore orale del recettore degli androgeni (ARi) di seconda generazione, darolutamide, in associazione con docetaxel più terapia di deprivazione androgenica (ADT) rispetto a docetaxel più ADT (uno standard di cura raccomandato dalle linee guida) nel tumore della prostata metastatico ormonosensibile (mHSPC). Un totale di 1.306 pazienti è stato randomizzato in rapporto 1:1 a ricevere darolutamide 600 mg due volte al giorno o il corrispondente placebo, in associazione con docetaxel più ADT.

L’obiettivo primario di questo studio è stato la sopravvivenza globale (OS). Gli obiettivi secondari comprendono il tempo allo sviluppo del tumore della prostata resistente alla castrazione (CRPC), il tempo alla progressione del dolore, il tempo al primo evento scheletrico sintomatico (SSE), il tempo all’inizio della successiva terapia antitumorale, tutti valutati a intervalli di 12 settimane, così come gli eventi avversi (AEs) quale misura di sicurezza e tollerabilità. I risultati dello studio sono stati pubblicati nel New England Journal of Medicine.5 Lo studio ARASENS ha dimostrato che darolutamide più ADT in associazione a docetaxel ha ridotto significativamente il rischio di morte del 32,5% rispetto a ADT con il solo docetaxel.5 I miglioramenti negli endpoint secondari hanno rafforzato i benefici osservati nell’endpoint primario, la sopravvivenza globale.5

 

Il tumore della prostata ormonosensibile metastatico

Il tumore della prostata è il più frequente negli uomini in quasi tutti i Paesi dell’Europa settentrionale e occidentale1 mentre è il secondo per incidenza nella popolazione maschile in tutto il mondo.  Si stima che, nel 2020, nel mondo, 1,4 milioni di uomini abbiano ricevuto una diagnosi di tumore della prostata e circa 375.000 siano deceduti a causa di questa patologia6

Al momento della diagnosi la maggior parte degli uomini presenta un tumore localizzato, il che significa che la neoplasia è limitata alla ghiandola prostatica e può essere trattata con la chirurgia curativa o la radioterapia. In caso di recidiva, quando la malattia si diffonde o diventa metastatica, o in caso di nuova diagnosi in cui il tumore si è già diffuso, la malattia è sensibile agli ormoni e la terapia di deprivazione androgenica (ADT) è il cardine del trattamento. Le attuali opzioni di trattamento per gli uomini con tumore della prostata ormonosensibile metastatico (mHSPC) prevedono terapia ormonale, come l’ADT, inibitori del recettore degli androgeni più ADT o una combinazione di chemioterapia con docetaxel e ADT. Nonostante il trattamento, la maggior parte dei pazienti con tumore della prostata ormonosensibile metastatico (mHSPC) progredisce sviluppando un tumore metastatico resistente alla castrazione (mCRPC), una condizione di malattia caratterizzata da elevata morbilità e sopravvivenza limitata.

 

Darolutamide

Darolutamide è un inibitore orale del recettore degli androgeni (ARi) con una struttura chimica peculiare che lega il recettore degli androgeni con un’elevata affinità e mostra una forte attività antagonista, inibendo quindi la funzione del recettore e la crescita delle cellule tumorali prostatiche. Il basso potenziale di penetrazione della barriera ematoencefalica di darolutamide è supportato dai modelli preclinici e dai dati di neuroimaging in adulti sani. La ridotta penetrazione della barriera ematoencefalica è correlata con una limitata incidenza globale di eventi avversi (AEs) correlati al sistema nervoso centrale (CNS) rispetto a placebo, come osservato nello studio di Fase III ARAMIS7, e dal miglioramento significativo dell’apprendimento verbale e della memoria osservato nel braccio di darolutamide nello studio di Fase II ODENZA8.

Darolutamide è approvato in oltre 75 paesi, compresi Stati Uniti, Unione Europea (EU), Giappone e Cina per il trattamento dei pazienti con tumore della prostata non metastatico resistente alla castrazione (nmCRPC) ad alto rischio di sviluppare metastasi. E’ anche approvato per il trattamento dei pazienti con tumore della prostata ormonosensibile metastatico (mHSPC) in alcuni Paesi tra cui gli Stati Uniti. La molecola è in fase di valutazione in ulteriori studi nei diversi stadi del tumore della prostata: tra questi lo studio di Fase III ARANOTE valuta darolutamide più terapia di deprivazione androgenica (ADT) rispetto a ADT per il tumore della prostata ormonosensibile metastatico (mHSPC);  il Gruppo Australian and New Zealand Urogenital and Prostate Cancer Trials (ANZUP) coordina uno studio di Fase III DASL-HiCaP (ANZUP1801), del gruppo di cooperazione internazionale che valuta darolutamide come terapia adiuvante nel tumore della prostata localizzato a rischio elevato di recidiva. Per informazioni su questi studi consultare il sito www.clinicaltrials.gov. Inoltre, è previsto uno studio per indagare il potenziale di darolutamide nella fase iniziale in pazienti che presentano un aumento dei livelli di antigene prostatico specifico (PSA) dopo l’intervento chirurgico o la radioterapia.

 

L’impegno di Bayer

Bayer è impegnata a fornire soluzioni per una vita migliore sviluppando un portafoglio di trattamenti innovativi. L’azienda ha la passione e la determinazione per sviluppare nuovi farmaci che possano migliorare e prolungare la vita delle persone colpite dal cancro. Il tumore della prostata è il secondo tumore più comunemente diagnosticato negli uomini6 e rappresenta un settore chiave di ricerca per Bayer. Il franchise aziendale comprende due molecole sul mercato (darolutamide e radio-223 dicloruro) e numerosi altri prodotti in corso di sviluppo, tra cui un approccio di targeted alfa therapy. Bayer è impegnata ad affrontare le particolari necessità dei pazienti con carcinoma prostatico, fornendo trattamenti che prolungano la loro vita attraverso diverse fasi della malattia e dando loro la possibilità di continuare le attività di tutti i giorni, perché possano vivere meglio e più a lungo.   

 

Bayer

Bayer è un’azienda globale con competenze chiave nei settori della salute e della nutrizione. I prodotti e i servizi sono concepiti per portare beneficio alle persone e al pianeta sostenendo sforzi per affrontare le grandi sfide di una popolazione crescente e che vive più a lungo. Bayer è impegnata a guidare lo sviluppo sostenibile e a generare un impatto positivo con le sue attività. Allo stesso tempo, il Gruppo punta ad aumentare la redditività e a creare valore attraverso l’innovazione e la crescita. Il marchio Bayer è sinonimo di fiducia, affidabilità e qualità in tutto il mondo. Nel 2021, il Gruppo ha impiegato circa 100.000 collaboratori e ha registrato un fatturato di 44,1 miliardi di euro. Le spese di R&D ammontano a 5,3 miliardi di euro. Per maggiori informazioni consultare il sito www.bayer.com.

 

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Tel: 02 3978.2845 / 335 7168487
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Forward-Looking Statements

This release may contain forward-looking statements based on current assumptions and forecasts made by Bayer management. Various known and unknown risks, uncertainties and other factors could lead to material differences between the actual future results, financial situation, development or performance of the company and the estimates given here. These factors include those discussed in Bayer’s public reports which are available on the Bayer website at www.bayer.com. The company assumes no liability whatsoever to update these forward-looking statements or to conform them to future events or developments.

 

Note bibliografiche 

  1. The Cancer Atlas: Europe. 2018. https://canceratlas.cancer.org/the-burden/europe/. Accessed December 2022.
  2. Ng, K., Smith, S., Shamash, J. Metastatic Hormone-Sensitive Prostate Cancer (mHSPC): Advances and Treatment Strategies in the First-Line Setting. Oncol Ther. 2020;8:209–230. https://doi.org/10.1007/s40487-020-00119-z .
  3. Siegel DA, O’Neil ME, Richards TB, Dowling NF, Weir HK. Prostate Cancer Incidence and Survival, by Stage and Race/Ethnicity — United States, 2001–2017. MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2020;69:1473–1480. http://dx.doi.org/10.15585/mmwr.mm6941a1
  4. Hahn AW, Higano CS, Taplin ME, Ryan CJ, Agarwal N. Metastatic Castration-Sensitive Prostate Cancer: Optimizing Patient Selection and Treatment. Am Soc Clin Oncol Educ Book. 2018 May 23;38:363-371. https://doi.org/10.1200/edbk_200967.
  5. Smith M., Hussain M., Saad F. et al. Darolutamide and Survival in Metastatic, Hormone-Sensitive Prostate Cancer. N Engl J Med. 2022; 386:1132–http://dx.doi.org/10.15585/mmwr.mm6941a1
  6. Global Cancer Statistics 2020: GLOBOCAN Estimates of Incidence and Mortality Worldwide for 36 Cancers in 185 Countries. CA: A Cancer Journal for Clinicians. https://acsjournals.onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.3322/caac.21660. Accessed December 2022
  7. Fizazi, K et al. N Engl J Med. 2019; 380:1235–1246.
  8. Colomba E. et al. J Clin Onc 2021; 39 (15_suppl): 5046-5046.