COMUNICATO STAMPA

Bristol Myers Squibb presenta all’ASCO ed EHA i primi risultati dello studio di Fase 3 COMMANDS di luspatercept nel trattamento di prima linea dell’anemia negli adulti con Sindromi Mielodisplastiche (MDS) a basso rischio
  

I risultati dello studio di Fase 3 COMMANDS selezionati per il programma stampa ufficiale di ASCO mostrano che quasi il doppio dei pazienti trattati con luspatercept ha ottenuto una indipendenza dalle trasfusioni con conseguente aumento dell’emoglobina rispetto ad epoetina alfa, compresi i sottogruppi di pazienti clinicamente rilevanti 

Luspatercept ha dimostrato una risposta duratura con un’indipendenza mediana da trasfusioni di circa 2,5 anni, 1 anno in più rispetto a epoetina alfa 

Gli ulteriori risultati che saranno presentati nel corso della sessione plenaria del European Hematology Association (EHA) Congress dimostrano i benefici clinici di luspatercept nei pazienti con MDS e differenti spettri di mutazioni 

 

Roma, 30 maggio 2023 – Bristol Myers Squibb annuncia i primi risultati dello studio di Fase 3 COMMANDS, randomizzato, in aperto, per la valutazione di luspatercept rispetto ad epoetina alfa, un agente stimolante dell’eritropoiesi (ESA), per il trattamento dell’anemia nei pazienti adulti con sindromi mielodisplastiche (MDS) a rischio molto basso, basso o intermedio, che richiedono trasfusioni di globuli rossi (RBC) e sono ESA-naïve. I risultati dello studio saranno presentati al Congresso della Società Americana di Oncologia Clinica (American Society of Clinical Oncology, ASCO) il 2 giugno alle 3 p.m. EDT (Abstract #7003) e in una presentazione orale degli abstract selezionati durante la sessione plenaria del Congresso dell’Associazione Europea di Ematologia (European Hematology Association, EHA) il 10 giugno alle 2.45 p.m. CEST (Abstract #S102).

“Anemia cronica, bassi livelli di emoglobina e dipendenza dalle trasfusioni rappresentano le principali sfide cliniche per i pazienti con sindromi mielodisplastiche a basso rischio e aumentano il rischio di morte di oltre la metà dei pazienti rispetto a coloro che non necessitano di trasfusioni”, afferma Guillermo Garcia-Manero, M.D., sperimentatore principale e Direttore della Section of Myelodysplastic Syndromes alla University of Texas MD Anderson Cancer Center. “I risultati dello studio COMMANDS hanno mostrato che il trattamento con luspatercept, rispetto ad epoetina alfa, ha prodotto tassi superiori e statisticamente significativi di indipendenza da trasfusioni di globuli rossi e di aumento di emoglobina, miglioramento della durata della risposta, con risultati pari o superiori in tutti i sottogruppi, e con sicurezza e tollerabilità accettabili per i pazienti con sindromi mielodisplastiche a basso rischio ESA-naïve”.

L’endpoint primario analizzato nello studio COMMANDS è l’indipendenza dalle trasfusioni di globuli rossi (RBC-TI) per 12 settimane con un aumento medio dell’emoglobina pari o superiore a 1,5 g/dL. Gli endpoint secondari comprendono la risposta eritroide (HI-E) per almeno 8 settimane durante le settimane dalla 1 alla 24 dello studio, RBC-TI ≥12 settimane e RBC-TI per 24 settimane. I pazienti eleggibili sono di età ≥18 anni con MDS a basso rischio e con necessità di trasfusioni. I pazienti sono randomizzati 1:1 a ricevere luspatercept sottocute (dose iniziale 1,0 mg/kg, titolazione fino a 1,75 mg/kg) una volta ogni tre settimane oppure epoetina alfa (dose iniziale 450 IU/kg, titolazione fino a 1050 IU/kg) settimanalmente per ≥24 settimane.

 

Risultati dello studio COMMANDS per ASCO

Al momento dell’analisi ad interim, 147 pazienti valutabili ricevevano luspatercept e 154 ricevevano epoetina alfa, con la durata media del trattamento di 41,6 e 27 settimane, rispettivamente. I risultati hanno mostrato che il 58,5% (n=86) dei pazienti trattati con luspatercept rispetto al 31,2% (n=48) di quelli trattati con epoetina alfa ha raggiunto l’endpoint primario di RBC-TI per almeno 12 settimane con conseguente aumento medio di emoglobina di almeno 1,5 g/dL entro le prime 24 settimane (p<0,0001). L’aumento del tasso di HI-E per almeno 8 settimane è stato raggiunto dal 74,1% (n=109) dei pazienti con luspatercept rispetto al 51,3% (n=79) di quelli con epoetina alfa (p<0,0001). I pazienti trattati con luspatercept hanno ottenuto risposte più durature rispetto ad epoetina alfa, con una durata mediana della risposta di RBC-TI >12 settimane (dalla settimana 1 al termine del trattamento) di 126,6 rispetto a 77 settimane. Nelle prime 24 settimane di trattamento, RBC-TI di almeno 24 settimane era stata raggiunta dal 47,6% (n=70) dei pazienti con luspatercept rispetto al 29,2% (n= 45) di quelli con epoetina alfa (P= 0,0006). I benefici del trattamento con luspatercept sono stati osservati anche nei sottogruppi clinicamente rilevanti e i risultati hanno mostrato un profilo di sicurezza costante senza nuove segnalazioni.

Studio COMMANDS – ASCO Presentazione orale #7003

Risultati dello studio COMMANDS per EHA

I dati che saranno presentati all’EHA comprendono efficacia e sicurezza coerenti con i risultati presentati all’ASCO e dimostrano esiti favorevoli con luspatercept rispetto ad epoetina alfa nelle MDS con mutazioni comuni (SF3B1, SF3B1a, ASXL1, TET2, DNMT3A, EZH2, IDH2, U2AF1) in termini di una maggiore probabilità di ottenere benefici clinici, indipendentemente dal profilo mutazionale complessivo.


Studio COMMANDS – EHA Presentazione orale #S102

Una richiesta di Biologics License supplementare per luspatercept nel trattamento dell’anemia nei pazienti adulti con MDS a rischio da molto basso a intermedio ESA-naïve che possono necessitare di trasfusioni di globuli rossi è attualmente in fase di revisione con procedura prioritaria da parte della U.S. Food and Drug Administration (FDA), con una data di scadenza del Prescription Drug User Fee Act (PDUFA) assegnata al 28 agosto 2023. Anche l’Agenzia europea per i medicinali ha validato la richiesta della variazione di Tipo II per autorizzare luspatercept in questa popolazione di pazienti. Luspatercept è sviluppato e commercializzato attraverso una collaborazione globale con Merck a seguito dell’acquisizione di Acceleron Pharma, Inc. da parte di Merck nel novembre 2021.

“L’esperienza clinica ha dimostrato che solo un paziente su tre con sindrome mielodisplastica a basso rischio mostra risposte agli agenti stimolanti eritroidi nell’arco di 6-18 mesi, confermando una significativa necessità di opzioni più efficaci per affrontare l’anemia cronica”, afferma Matteo Giovanni Della Porta, sperimentatore dello studio e Direttore della Leukemia Unit all’Humanitas Cancer Center di Milano, Italia. “Nello studio COMMANDS, la durata mediana dell’indipendenza da trasfusioni di globuli rossi era circa un anno superiore con luspatercept rispetto ad epoetina alfa e luspatercept ha mostrato un profilo di sicurezza coerente con quello già noto, dimostrando il suo potenziale come trattamento di prima linea nei pazienti con MDS a rischio da molto basso a intermedio, dipendenti da trasfusione”.

“I risultati che saranno presentati all’ASCO ed EHA rafforzano il concetto che luspatercept potrebbe essere usato come trattamento iniziale dell’anemia nei pazienti con sindromi mielodisplastiche a rischio da molto basso a intermedio”, sostiene Noah Berkowitz, M.D., Ph.D., Vicepresidente senior, Hematology Development, Bristol Myers Squibb. “Come opzione di trattamento di prima linea potenzialmente più efficace e duratura, luspatercept potrebbe cambiare il paradigma dello standard di cura per questi pazienti”.

 

Sindromi mielodisplastiche (MDS)

Le sindromi mielodisplastiche (MDS) sono un gruppo di tumori del sangue strettamente correlati caratterizzati dalla produzione inefficace di globuli rossi (RBC) sani, globuli bianchi e piastrine, che può causare anemia e infezioni frequenti o gravi.1,2 Le persone affette da MDS che sviluppano anemia spesso necessitano di regolari trasfusioni di sangue per aumentare il numero di globuli rossi sani in circolazione.3 Le trasfusioni frequenti sono associate ad un maggior rischio di sovraccarico di ferro, reazioni alla trasfusione e infezioni.4 I pazienti che diventano dipendenti dalle trasfusioni di globuli rossi presentano una sopravvivenza globale significativamente inferiore rispetto a quelli non dipendenti dalle trasfusioni, in parte a causa del sovraccarico di ferro o della malattia a carico del midollo osseo più grave rispetto a quella dei pazienti non dipendenti dalle trasfusioni.5

 

Luspatercept

Luspatercept, opzione terapeutica first-in-class, promuove la maturazione dei globuli rossi (RBC) nella fase avanzata in modelli animali.6 Luspatercept è sviluppato e commercializzato attraverso una collaborazione globale con Merck in seguito all’acquisizione di Acceleron Pharma da parte di Merck a novembre 2021. Luspatercept è attualmente approvato negli Stati Uniti per il trattamento di:

  • anemia in pazienti adulti con beta-talassemia che richiede regolari trasfusioni di globuli rossi (RBC)
  • anemia dopo fallimento di una terapia con agente stimolante l’eritropoiesi e che richiede 2 o più unità di globuli rossi in un periodo di 8 settimane in pazienti adulti con sindromi mielodisplastiche con sideroblasti ad anello (MDS-RS) a rischio molto basso-intermedio o con neoplasie mielodisplastiche/mieloproliferative con sideroblasti ad anello e trombocitosi (MDS/MPN-RS-T).

Luspatercept è attualmente approvato in Europa per il trattamento di pazienti adulti con:

– anemia trasfusione-dipendente dovuta a sindrome mielodisplastica (SMD) a rischio molto basso, basso e intermedio, che presentano sideroblasti ad anello con risposta insoddisfacente o non idonei a terapia basata su eritropoietina

– anemia associata a beta-talassemia trasfusione-dipendente e non trasfusione-dipendente.

Luspatercept non è indicato per l’utilizzo come sostituto delle trasfusioni di globuli rossi in pazienti che richiedono l’immediata correzione dell’anemia. Negli Stati Uniti luspatercept non è indicato per l’utilizzo nei pazienti con beta-talassemia non trasfusione dipendente.

 

Bristol Myers Squibb: creare un futuro migliore per i pazienti affetti da patologie tumorali

Bristol Myers Squibb è ispirata da un’unica visione: trasformare la vita dei pazienti attraverso la scienza. L’obiettivo della ricerca oncologica di Bristol Myers Squibb è rendere disponibili farmaci che offrano ad ogni paziente una vita migliore e più sana e rendere la cura una possibilità. Forte dell’esperienza ereditata nel trattamento di diverse tipologie di tumore che hanno cambiato l’aspettativa di sopravvivenza per molti pazienti, la ricerca di Bristol Myers Squibb sta esplorando nuove frontiere nella medicina personalizzata e, attraverso innovative piattaforme digitali, sta affinando le conoscenze per essere sempre più focalizzata sui propri obiettivi. La profonda esperienza scientifica, le capacità all’avanguardia e le piattaforme di ricerca permettono a Bristol Myers Squibb di osservare le patologie tumorali da ogni angolazione. Il tumore può avere un forte impatto su molti aspetti della vita di un paziente e Bristol Myers Squibb si impegna a intraprendere azioni per affrontare ogni aspetto della cura, dalla diagnosi alla sopravvivenza. Da azienda leader nella cura del cancro, Bristol Myers Squibb sta lavorando affinché tutti i pazienti con il cancro possano avere un futuro migliore.

 

Bristol Myers Squibb

Bristol Myers Squibb è un’azienda bio-farmaceutica globale, la cui mission è scoprire, sviluppare e rendere disponibili farmaci innovativi che aiutino i pazienti a combattere gravi malattie. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito BMS.com o su LinkedIn, Twitter, YouTube, Facebook e Instagram.

 

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Bibliografia

  1. Mount Sinai. Myelodysplastic Syndrome. Available at: https://www.mountsinai.org/care/cancer/services/mds. Accessed March 2023.
  2. Myelodysplastic Syndromes Foundation. What is MDS? Available at: https://www.cancer.org/cancer/myelodysplastic-syndrome/about/what-is-mds.html. Accessed March
  3. Johns Hopkins Medicine. Myelodysplastic Syndrome. Available at: https://www.hopkinsmedicine.org/kimmel_cancer_center/types_cancer/myelodysplastic_syndrome.html. Accessed March
  4. Rasel M, Mahboobi SK. Transfusion Iron Overload. PubMed. 2021. Available at: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK562146/. Accessed March
  5. Triantafyllidis I, Ciobanu A, Stanca O, Lupu AR. Prognostic factors in myelodysplastic syndromes. Maedica (Bucur). 2012 Dec;7(4):295-302. Available at: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3593279. Accessed March 2023.
  6. Galanello R, Origa R. Beta thalassemia. Orphanet Journal of Rare Diseases. 2010;5(11). Available at: https://ojrd.biomedcentral.com/articles/10.1186/1750-1172-5-11. Accessed March 2023.