IMMUNOGENICITÀ DEI VACCINI CONTRO SARS-CoV-2 NEI PAZIENTI ONCOLOGICIIn uno studio di coorte prospettico (CANVAX Cohort Study) pubblicato nel Journal of Clinical Oncology, Vivek Naranbhai e colleghi hanno stabilito l’immunogenicità dei vaccini anti-SARS–CoV-2 nei pazienti affetti dal cancro. Hanno osservato che l’immunogenicità varia a seconda dei vaccini e che le concentrazioni anticorpali e i titoli di neutralizzazione sono inferiori a quelli del gruppo di controllo di persone sane. Dettagli dello studio. Lo studio comprendeva 762 pazienti eleggibili con tumori solidi o ematologici, arruolati al Massachusetts General Hospital Cancer Center tra il 29 aprile e il 20 luglio 2021, immunizzati con due dosi di vaccino mRNA-1273 (Moderna; 37,8%) o BNT162b2 (BioNTech/Pfizer; 50,3%) o con una singola dose di Ad26.COV2.S (Johnson & Johnson; 11,9%). Anticorpi anti-SARS-CoV-2 immunoglobuline (Ig)G/A/M contro la proteina spike, neutralizzazione e reattogenicità sono stati stabiliti a distanza di almeno 7 giorni dal completamento della vaccinazione. ...continua a leggere
| “VARIANTE DELTA RESTA PREOCCUPAZIONE PRINCIPALE”
“La situazione epidemiologica in Europa resta estremamente preoccupante a causa della diffusione della variante Delta del Covid. Siamo nel bel mezzo della quarta ondata e la combinazione tra alti tassi di vaccinazione e le misure di prevenzione sono l’unica strada per uscirne”. Così il capo della strategia vaccinale dell’EMA, Marco Cavaleri, nel corso di un briefing con la stampa. Al momento, ha sottolineato l’EMA, la preoccupazione principale è rappresentata ancora dalla diffusione della variante Delta.Per questo è stato reiterato l’invito alle persone a vaccinarsi, completare il proprio ciclo vaccinale e, se possibile, ricorrere alla terza dose. Quanto alla variante Omicron, “in questa fase non disponiamo di dati sufficienti sull’impatto di Omicron sull’efficacia dei vaccini contro il Covid approvati, ma stiamo continuamente scrutando l’orizzonte per raccogliere prove. Le aziende che commercializzano i vaccini sono tenute a presentare i risultati dei test di laboratorio per determinare il livello di neutralizzazione per Omicron….continua a leggere
| “CON TERZA DOSE LA PREVENZIONE DAL CONTAGIO RISALE AL 76,7%, AI LIVELLI DELLA 2ª DOSE”
Buone notizie dall’ultimo report epidemiologico dell’Iss: con la dose di richiamo (booster) effettuata dopo la conclusione del ciclo primario di vaccinazione, l’efficacia nella prevenzione dall’infezione risale ai livelli della copertura originaria raggiungendo una media del 76,7%…continua a leggere
LA NUOVA VARIANTE
OMICRON: ANTICORPI DEI GUARITI NELLA PRIMA ONDATA 8 VOLTE PIÙ DEBOLI
Chi ha avuto il Covid-19 durante la prima ondata può essere infettato nuovamente dalla variante Omicron: la capacità degli anticorpi sviluppati dopo l’infezione di neutralizzare la nuova variante è infatti 8,4 volte più bassa rispetto a quella riscontrata contro il virus originario…continua a leggere |