Anno II – Numero 69 – 28 ottobre 2021
Comitato scientifico editoriale: Saverio Cinieri, Francesco Perrone, Massimo Di Maio, Antonio Russo
Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini – Reg. Trib. di Brescia n.35/2001 del 2/7/2001

XXIII Congresso della Società di Oncologia Medica

AIOM: “SERVE UN ‘NEW DEAL’ PER MIGLIORARE LA LOTTA AL CANCRO IN ITALIA. LE PRIORITA’? PREVENZIONE, RETI ONCOLOGICHE, TERAPIE SUBITO DISPONIBILI”

“Il Covid impone un salto di qualità nell’assistenza agli oltre 3,6 milioni di pazienti colpiti da tumore. Sviluppo della telemedicina, progetti per favorire l’adesione ai trattamenti e un nuovo dialogo col territorio le necessità inderogabili”. Più attenzione ai malati col nuovo palinsesto di AIOM TV

Più impegno diretto per la prevenzione primaria e per far ripartire a regime gli screening, maggiore implementazione delle Reti Oncologiche Regionali anche per una più forte collaborazione ospedale-territorio per garantire l’adesione alle terapie per malattie che diventano finalmente croniche. Maggiori fondi per la ricerca, l’assistenza e l’aggiornamento tecnologico, ma soprattutto tempi più veloci per la disponibilità delle terapie innovative, una volta approvate in Europa. Queste le nuove priorità dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) per affrontare la sfida della lotta al cancro dopo l’emergenza Covid-19. È indispensabile un salto di qualità, un vero e proprio ‘New Deal’ in grado di valorizzare il lavoro quotidiano dei clinici a tutto vantaggio degli oltre tre milioni e seicentomila italiani che vivono con una diagnosi di tumore. Il progetto è stato lanciato il 22 ottobre a Roma in apertura del XXIII congresso nazionale della Società Scientifica.
“Questo fine 2021 e tutto il ‘22 dovranno essere fortemente dedicati alla ripresa dopo il terribile biennio che abbiamo dovuto affrontare – ha spiegato il Past President AIOM, Giordano Beretta -. Il coronavirus ha imposto un radicale mutamento alla nostra agenda e un profondo ripensamento del lavoro dell’oncologia …
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Lo studio di Lancet Oncology

UN PAZIENTE ONCOLOGICO SU SETTE NON È STATO SOTTOPOSTO A INTERVENTO CHIRURGICO DURANTE I LOCKDOWN CAUSATI DAL COVID

Un nuovo studio indica che un paziente su sette nel mondo si è visto sospendere un intervento chirurgico potenzialmente salvavita durante i lockdown causati dal COVID

La programmazione di chirurgia oncologica è stata influenzata dai lockdown, indipendentemente dai tassi locali di infezione di COVID-19, con un maggior rischio di rinvio degli interventi per i pazienti nei Paesi a basso reddito.
Sebbene i lockdown si siano rivelati fondamentali per proteggere la popolazione generale dalla diffusione dell’infezione, hanno generato effetti collaterali sulle cure di altri pazienti e condizioni di salute. In uno dei primi studi che hanno misurato direttamente questi effetti, i ricercatori hanno mostrato che i lockdown hanno causato notevoli ritardi alla chirurgia oncologica e potenzialmente un maggior numero di decessi per cancro. Questa situazione si sarebbe potuta prevenire se gli interventi fossero stati … continua a leggere


Cancer DiscoveryTerza dose vaccino anti-CovidRezza

LA RISPOSTA ANTICORPALE A 6 MESI AI VACCINI ANTI-COVID-19 NEI PAZIENTI CON TUMORI SOLIDI È SIMILE A QUELLA DELLA POPOLAZIONE GENERALE 

Sei mesi dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino Pfizer-BioNTech, i pazienti con tumori solidi mantengono livelli di anticorpi anti COVID-19 simili a quelli delle persone non affette da cancro

Sei mesi dopo la seconda dose di vaccino Pfizer-BioNTech (BNT152b2) contro il COVID-19, i pazienti con tumori solidi mantengono livelli anticorpali simili a quelli delle persone non affette da cancro. Lo confermano i dati di uno studio pubblicato in Cancer Discovery.
I risultati hanno mostrato che, 6 mesi dopo la seconda dose di vaccino, il 79% dei pazienti con tumori solidi era sieropositivo agli anticorpi rispetto all’84% delle persone sane. Tuttavia il livello degli anticorpi in entrambi i gruppi è diminuito in modo significativo dal momento della vaccinazione.
“Nel nostro studio abbiamo osservato che per tutti gli esiti clinici, compresi immuno- ... continua a leggere


The New England Journal of Medicine

EFFICACIA DELLA VACCINAZIONE ANTI COVID-19 A mRNA NELLA PREVENZIONE DELL’INFEZIONE SINTOMATICA NEL PERSONALE SANITARIO

Risultati dello studio caso-controllo Vaccine Effectiveness among Healthcare Personnel Study Team

L’articolo di Pilishvili e colleghi pubblicato nel New England Journal of Medicine suggerisce l’elevata efficacia del ciclo completo con i vaccini a mRNA nel prevenire l’infezione sintomatica di COVID-19 nel personale sanitario statunitense, compresi quelli ad alto rischio di infezione grave e in tutti i gruppi razziali/etnici.
Lo studio caso-controllo, con test negativo, ha coinvolto 1.482 partecipanti del gruppo in esame e 3.449 nel gruppo di controllo provenienti da 25 Stati americani, sottoposti al test tra dicembre 2020 e maggio … continua a leggere


 




SPERANZA: ‘VALUTEREMO ESTENSIONE IN BASE A EVIDENZE’

Vaccini anti Covid in Italia e terza dose, “l’evidenza scientifica e il confronto con la comunità internazionale ci porterà, passo dopo passo, a valutare” la dose ‘booster’ “eventualmente anche per altre categorie, che oggi però sono fuori da quelle indicate”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza, rispondendo a un’interrogazione al Question time alla Camera.
“La terza dose – ha ricordato – è stata autorizzata nel nostro Paese in sintonia con le indicazioni dell’EMA”, l’Agenzia europea del farmaco, “prima di tutto per gli immunocompromessi. In questo caso la somministrazione deve avvenire non prima di 28 giorni” dopo la seconda “e tecnicamente per la comunità scientifica non si tratta di un vero e proprio richiamo o ‘booster’, ma di un completamento del ciclo di vaccinazione primaria. Le altre categorie che sono state autorizzate dalle autorità regolatorie italiane continua a leggere


Varianti coronavirus

FAUCI: ‘TERZA DOSE AUMENTA PROTEZIONE FINO A 44 VOLTE’

L’efficacia del vaccino aumenta con la terza dose e la protezione contro le varianti, con il richiamo, cresce fino a 44 volte. Mentre l’Italia comincia le somministrazioni della terza dose di vaccino anti-Covid ai primi gruppi selezionati di popolazione, la sua utilità, almeno per anziani e fragili, non sembra messa in discussione dai dati esposti dall’immunologo e consigliere scientifico della Casa Bianca, Anthony Fauci. L’esperto, al Congresso di Firenze dei medici internisti ospedalieri di Fadoi, in relazione alle principali varianti di SARS-CoV-2 parla di un innalzamento dell’effetto scudo “fino a 44 volte” dopo il richiamo.
“A 15 giorni dalla somministrazione della terza dose di Moderna – ha detto, secondo quanto riferito in una nota della Federazione … continua a leggere


 


‘COVID SOTTO CONTROLLO SOLO CON 90% COPERTURA VACCINO’

Coronavirus in Italia, per tenere sotto controllo il virus “dobbiamo raggiungere e mantenere una copertura vaccinale al di sopra della soglia che noi definiamo immunità di gregge” e cioè “probabilmente del 90%” di somministrazione di vaccini anti Covid alla popolazione. Così Giovanni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, nel suo intervento al convegno nazionale ‘La pandemia vista con gli occhi di…’, a Venezia alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista.
“La domanda che ci facciamo è: che cosa succede adesso nell’inverno? Oggi – ha spiegato Rezza – abbiamo una situazione molto buona, anche se ci sono purtroppo ancora casi e 20-30 decessi al giorno, ma siamo tra i Paesi al mondo con la minor incidenza” di Covid-19. “Frutto del fatto che manteniamo le misure, la mascherina al chiuso … continua a leggere


Palù (Aifa)

‘MONOCLONALI MIGLIOR TERAPIA MA ANCORA POCO USATI’

Gli anticorpi monoclonali anti-Covid “sono stati uno dei primi impegni quando sono entrato a presiedere l’Aifa. C’erano dati importanti in tutto il mondo e sono tutt’ora gli antivirali più efficaci, perché quelli che stanno uscendo – dal molnupiravir di Merck al farmaco della Roche, ai due inibitori della proteasi, non hanno l’efficacia di concentrazione che hanno gli anticorpi che sono efficaci e devo dire che hanno avuto almeno due premi Nobel: uno nel 1984 e l’altro nel 2018. Purtroppo però sono ancora poco utilizzati, li abbiamo ancora nei frigoriferi”. Lo ha sottolineato il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Giorgio Palù, nel suo intervento al convegno nazionale ‘La pandemia vista con gli occhi di…’, a Venezia alla … continua a leggere

 




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