Anno II – Numero 36 – 11 febbraio 2021
Comitato scientifico editoriale: Giordano Beretta, Saverio Cinieri, Massimo Di Maio, Antonio Russo
Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini – Reg. Trib. di Brescia n.35/2001 del 2/7/2001

DOCUMENTO PER LA CONTINUITÀ DI CURA DEI PAZIENTI ONCOLOGICI, CARDIOLOGICI ED EMATOLOGICI

 

In collaborazione con la ConFederazione degli Oncologi, Cardiologi ed Ematologi (FOCE) e la Segreteria Tecnica del Ministero della Salute, AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) ha pubblicato il “Documento di indirizzo e di raccomandazioni per garantire la continuità di cura dei pazienti oncologici, cardiologici ed ematologici”.
Il documento prevede un elenco di azioni e modalità organizzative, strumenti informativi e di monitoraggio da adottare, sia a livello centrale sia regionale. L’obiettivo è quello di assicurare la continuità e la qualità dell’assistenza e di proporre un ridisegno strutturale e il rilancio di nuove forme di presa in carico per il periodo post-pandemico.
Inoltre, nella tabella allegata al documento sono presentati i dati dell’Osservatorio di Monitoraggio delle Reti oncologiche regionali, raccolti da AGENAS, che mostrano una diffusa, anche se non totale, attivazione di Piani e di strumenti per l’accesso sicuro alle cure, nonché per la gestione dei pazienti oncologici positivi al Covid-19.

1. Premessa

La comparsa dell’epidemia da Covid-19 ha generato importanti ripercussioni per l’intera popolazione e per le diverse attività del Servizio sanitario nazionale. Dati preliminari mostrano in particolare elementi di preoccupazione per i pazienti affetti da patologie oncologiche, oncoematologiche e cardiologiche. In particolare, è stato riportato dalla Società Italiana di Cardiologia e dall’European Society of Cardiology per i pazienti affetti da patologie cardiovascolari un peggioramento di alcuni indicatori relativi all’infarto del miocardio in fase acuta, con un aumento della mortalità ospedaliera per questa patologia anche a causa del rallentamento dell’afflusso alle UTIC nel periodo marzo-giugno 2020, conseguente all’epidemia da Covid-19. In ambito oncologico, benché sia stata raccomandata continuità agli interventi chirurgici di classe A nei quali sono compresi quelli per patologie neoplastiche, vengono riportati dall’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani e dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica – AIOM (nell’ambito del XXII Congresso AIOM – nonché dai dati Regionali di Piemonte e Lazio) ritardi e rinvii di interventi chirurgici per tumore, così come un differimento o cancellazione di trattamenti oncologici. Come in altri Paesi, è stato osservato anche in Italia un significativo rallentamento nell’ambito dei programmi di screening oncologici (Osservatorio Nazionale Screening e Relazione Sottosegretaria Zampa alle Commissioni Parlamentari), nonché una riduzione delle visite di controllo dei pazienti in follow-up sia affetti da patologie oncologiche, onco-ematologiche e cardiologiche, seppure, in parte, sostituito dalla diffusione della telemedicina…continua a leggere

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World Conference on Lung Cancer

TUMORE DEL POLMONE E COVID-19

Il 27 febbraio 2020, il Journal of Thoracic Oncology pubblicò uno studio relativo a due pazienti di Wuhan, Cina, sottoposti poco prima a lobectomie polmonari per adenocarcinoma a cui fu diagnosticato retrospettivamente il COVID-19 al momento dell’intervento. Undici mesi dopo, la comunità dei ricercatori sul tumore del polmone si è riunita virtualmente – a causa della pandemia – in occasione dell’International Association for the Study of Lung Cancer (IASLC) 2020 World Conference on Lung Cancer (WCLC) Singapore. In un press briefing durante il meeting, i ricercatori hanno condiviso i risultati delle ricerche che hanno analizzato la relazione tra COVID-19 e tumore del polmone.
Il briefing con la stampa è stato moderato dal Presidente Eletto di IASLC Heather Wakelee, responsabile della Divisione di Oncologia Medica alla Stanford University e Vice Direttore dello Stanford Cancer Institute. Il rappresentante dei pazienti, Ivy Elkins, Co-fondatore dell’associazione EGFR Resisters e membro dello IASLC Lung Cancer News Editorial Group, ha contribuito portando i punti di vista delle associazioni…continua a leggere


IL PROGETTO TMDLA CAMPAGNA VACCINALEIL MINISTRO DELLA SALUTE

TUMORI UROLOGICI: DA 7 SOCIETA’ SCIENTIFICHE REGOLE E FUNZIONI PER I TEAM MULTIDISCIPLINARI

Ogni anno in Italia si registrano in totale oltre 77mila nuovi casi di tumori urologici. La gestione dei pazienti deve sempre di più essere multidisciplinare e multiprofessionale prevedendo la collaborazione tra i diversi specialisti. Per questo, per la prima volta nel nostro Paese, sette società scientifiche si sono unite per stabilire come deve essere costruita e come deve funzionare la “squadra” che assiste un malato. Il progetto si chiama TMD (Team Multidisciplinare Uro-Oncologico) e il 9 febbraio sono stati presentati in un webinar i risultati prodotti da cinque anni di lavoro. I responsabili delle Società Scientifiche hanno consegnato a AGENAS, Ministero della Salute, Conferenza Stato-Regioni e Istituto Superiore di Sanità i documenti tecnico-scientifici che illustrano gli standard e i requisiti minimi che devono avere i Team Multidisciplinari…continua a leggere



IL LIBRO

L’ONCOLOGIA E IL VIRUS: PARERI ED EMOZIONI DI UOMINI E DONNE COINVOLTI NELLA CURA E GESTIONE DEL CANCRO

Segnaliamo la pubblicazione del volume “L’Oncologia e il Virus: Pareri ed Emozioni di Uomini e Donne Coinvolti nella Cura e Gestione del Cancro”, disponibile in formato PDF, ideato da Alessandra Fabi e a cura della sezione regionale AIOM Lazio. Il libro è dedicato alle persone che hanno perso la vita durante al pandemia. Di seguito la Prefazione a cura di Domenico Corsi, Coordinatore Regionale AIOM Lazio: “La nostra vita è molto cambiata dal 21 febbraio, giorno in cui è stato confermato il primo caso di paziente positivo al SARS-CoV-2 in Italia. Come oncologi, siamo abituati a confrontarci con la morte e con la sofferenza…continua a leggere


AGGIORNAMENTO PIANO VACCINI, TRA PRIORITA’ I PAZIENTI ONCOLOGICI

Sono 6 le categorie che verranno vaccinate prioritariamente nella seconda fase della campagna vaccinale anti-Covid. La prima sarà quella delle persone “estremamente vulnerabili” per particolari patologie, indipendentemente dall’età.
Lo prevede l’aggiornamento del Piano nazionale vaccinazioni per SarsCov2. I cittadini ‘estremamente vulnerabili’ sono quelli con patologie valutate come “particolarmente critiche in quanto correlate al tasso di letalità associata a Covid-19”. Si tratta di persone con malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido, grave obesità. Lo prevede l’aggiornamento del Piano vaccinazione anti-Covid. Seguono, le persone tra 75 e 79 anni; tra 70 e 74 anni; persone con particolare rischio clinico dai 16 ai 69 anni; persone tra 55 e 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico; persone tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico. Alle prime 5 categorie andranno i vaccini a mRna, alla sesta quello AstraZeneca
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COVID-19, FIRMATO IL DECREDTO PER LA DISTRIBUZIONE DI ANTICORPI MONOCLONALI

Sulla base delle indicazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e del parere del Consiglio Superiore di Sanità, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato il decreto che autorizza la distribuzione degli anticorpi monoclonali. Lo annuncia sui social il Ministro stesso, commentando: “Così abbiamo, insieme ai vaccini, una possibilità in più per contrastare il Covid 19”. L’Italia, dopo Stati Uniti e Germania, si dota di nuovi strumenti per la lotta al Covid-19 sulla scorta del parere reso dalla Commissione Tecnico Scientifica (CTS) dell’AIFA riunitasi in seduta straordinaria nelle giornate del 2, 3 e 4 febbraio 2021. Gli anticorpi monoclonali, che hanno ricevuto il via libera, sono quelli prodotti da Regeneron e Eli Lilly “per i quali la FDA ha rilasciato un’autorizzazione per l’uso in emergenza e attualmente più progrediti...continua a leggere



UK BIOBANK

COVID: ANTICORPI DURANO 6 MESI NELLA MAGGIOR PARTE DEI GUARITI

In circa l’88% delle persone guarite dal Covid-19, gli anticorpi nel sangue rimangono per 6 mesi. Lo indica lo studio condotto dalla biobanca britannica Uk Biobank, una delle più grandi al mondo per gli studi sul Covid, che ha analizzato i campioni biologici di quasi 1.700 persone. La Uk Biobank raccoglie sangue, urina, campioni di saliva, dati genetici e esami di cuore e cervello di circa mezzo milione di persone, che hanno acconsentito a far analizzare le loro informazioni per aiutare la ricerca medica. Quasi 20.000 di questi volontari hanno fornito un campione di sangue ogni mese tra il 27 maggio e 4 dicembre…continua a leggere


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