Anno I - Numero 5 -  11 giugno 2020  
Comitato scientifico editoriale: Giordano Beretta, Saverio Cinieri, Massimo Di Maio, Antonio Russo
Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini - Reg. Trib. di Brescia n.35/2001 del 2/7/2001

Intervista a Francesco Perrone, membro Direttivo nazionale AIOM

COVID E RICERCA: GLI ‘ANTICORPI’ CONTRO LE FRODI PROTEGGONO IL SISTEMA DELLE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE 

Ricerca scientifica nella bufera nella fase 2 della pandemia. Il 22 maggio, uno studio pubblicato su The Lancet mette in dubbio l’efficacia dell’idrossiclorochina contro il Covid-19, evidenziandone gli effetti collaterali a danno del cuore. Il 25 maggio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in seguito a questo articolo, sospende gli studi sull’idrossiclorochina. Il 29 maggio, 120 ricercatori da tutto il mondo (incluse le Università di Harvard e Oxford) scrivono una lettera all’editore di The Lancet, mettendo in dubbio la validità della pubblicazione. Il 2 giugno, la prestigiosa rivista pubblica allora una nota (“expression of concern”), garantendo un immediato controllo indipendente sulla provenienza e sulla validità dei dati. Dopo la nota, arriva il ritiro dello studio e tre dei quattro autori dell’articolo ritrattano in toto il loro lavoro. Il 3 giugno, l’OMS fa marcia indietro e riprende gli studi sull’idrossiclorochina. Una vicenda che rischia di incrinare la fiducia nella ricerca scientifica. Ne parliamo con il prof. Francesco Perrone, membro del Direttivo nazionale AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Direttore Struttura Complessa Sperimentazioni Cliniche dell’Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli.

Professor Perrone, perché una rivista con quasi due secoli di storia come The Lancet è caduta in un errore così grossolano?

Non dobbiamo perdere di vista il buon senso. Il Covid-19 ha costretto a un’accelerazione non solo dell’attività clinica ma anche degli studi. Abbiamo assistito a una strategia da parte delle più importanti riviste scientifiche, che ha condotto gli editori a essere quanto più tempestivi nel diffondere dati e conoscenze utili alla gestione della pandemia...continua a leggere


LE REGIONI  COVID, ABRUZZO: IL DOPPIO TRIAGE PER L’ASSISTENZA DOMICILIARE È UN MODELLO INNOVATIVO NEL MONDO

di Giampiero Porzio
Coordinatore AIOM Abruzzo e Dirigente Medico Oncologia Università dell’Aquila


L’Abruzzo è una Regione caratterizzata da nette differenze territoriali. Di fatto, è divisa in due realtà, quella interna e montuosa delimitata dalla catena del Gran Sasso e dalla Maiella con i grandi parchi nazionali, e quella costiera, che si affaccia sull’Adriatico. E la pandemia da coronavirus ha colpito diversamente le due zone del nostro territorio. L’Abruzzo “interno”, in cui rientra la provincia dell’Aquila, è stato poco interessato dal Covid-19. Nell’intero territorio aquilano sono stati registrati meno di 40 casi (e solo alcuni focolai ad Avezzano e Sulmona). Dopo due terremoti e due nevicate catastrofiche che, in passato, hanno drammaticamente segnato le popolazioni di queste aree, negli ultimi tre mesi siamo stati risparmiati dalla violenza del virus. La costa invece è stata più colpita, infatti Pescara è stata una delle città con il maggior numero di contagiati dell’intero Centro-Sud...continua a leggere

Per vedere l’intervista sul canale YouTube di AIOM clicca qui.


LA COMMISSIONE EUROPEA

SCHINAS: “UE HA MEZZI PER COMPRARE VACCINI ANTI-COVID”

Per assicurare accesso equo e sostenibile

A livello Ue “abbiamo i mezzi finanziari non solo per sostenere i progetti più maturi per lo sviluppo di un vaccino, e lo stiamo facendo con le risorse di Horizon, ma abbiamo anche, attraverso l'Emergency Support Instrument, già ora la capacità di comprare i vaccini” contro il Covid-19, “quando sarà il momento, per assicurarci che tutti abbiano un accesso equo ed economicamente sostenibile”. Lo ha assicurato il vicepresidente della Commissione Europea, Margaritis Schinas, rispondendo ad una domanda, in videoconferenza stampa a Bruxelles, riguardante la Barda (Biomedical Advanced Research and Development Authority), agenzia pubblica Usa che sta finanziando diverse case farmaceutiche impegnate a sviluppare un vaccino contro il Covid-19. Lo sviluppo del vaccino “è una cosa che seguiremo molto da vicino e sulla quale siamo molto coinvolti”, ha spiegato Schinas. Il vaccino, ha affermato, “rimarrà uno dei nostri principali obiettivi nei mesi e negli anni a venire”... continua a leggere

LO STUDIO

CORONAVIRUS, ANSIA E STRESS POST-TRAUMA PER 50% OPERATORI SANITARI

Indagine su 'JAMA' rileva sintomi spia di stress, depressione, insonnia e ansia

Un’indagine, pubblicata su ‘JAMA’, la prima del genere condotta in Italia, evidenzia che medici e infermieri in prima linea contro il Covid-19 sono stati esposti a livelli elevati di eventi stressanti e presentano in circa il 50% dei casi sintomi post-traumatici legati a stress, depressione, ansia e insonnia. Il lavoro, condotto dall'Università dell’Aquila in collaborazione con l'Università di Roma Tor Vergata, ha coinvolto 1.379 operatori sanitari, che hanno compilato un questionario ad hoc. È emerso che 681 operatori (49,38%) mostravano sintomi ‘spia’ di stress post-traumatico; 341 (24,73%) di depressione; 273 (19,80%) di ansia; 114 (8,27%) insonnia e 302 (21,90%) stress. Il questionario, rivolto agli operatori sanitari, è stato diffuso online su tutti i social network. Il periodo di indagine corrispondeva ai giorni immediatamente precedenti al picco in Italia, in cui i servizi sanitari del Paese erano sotto pressione... continua a leggere

EMA

“SERVONO STUDI OSSERVAZIONALI DI ALTA QUALITÀ”

Trasparenza e collaborazione per avere più forza scientifica

L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) “raccomanda trasparenza su protocolli e risultati degli studi osservazionali” sui farmaci per il Covid-19, nonché “collaborazione tra ricercatori, al fine di garantire studi di alta qualità e di impatto scientifico”. È quanto si legge in una nota dell'ente regolatorio UE, riportata sul portale dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). La ricerca osservazionale, ovvero basata sull'esame di dati epidemiologici provenienti dal mondo reale (real world data), “può integrare le conoscenze fornite dagli studi controllati randomizzati e fornire prove sulla sicurezza e l'efficacia di vaccini e dei trattamenti per il Covid-19”. Inoltre, spiega EMA, “è fondamentale per capire come l'esposizione a determinati farmaci può influenzare il rischio o la gravità dell'infezione da virus”. “Al momento, in tutto il mondo, sono in corso numerosi studi osservazionali che si concentrano su questi aspetti e nei prossimi mesi il loro numero aumenterà”... continua a leggere

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