SPECIALE ASCO 2020
COVID: COOPERAZIONE FRA ONCOLOGI DI TUTTO IL MONDO SUI FATTORI DI RISCHIO
Le persone con tumore del polmone, colpite da Covid-19, hanno avuto meno possibilità di accedere alle terapie intensive (8,3%) rispetto agli altri pazienti oncologici (26%) durante la pandemia. Con una netta differenza nella mortalità, pari al 35% nel carcinoma del polmone e al 13% nelle altre neoplasie. I dati sui decessi da SARS-CoV2 nei pazienti con cancro sono stati presentati in sessione plenaria al Congresso della Società Americana di Oncologia Clinica (ASCO), che si è svolto dal 29 al 31 maggio in forma virtuale. “I dati sono ancora molto limitati, ma il COVID-19 Cancer Consortium (CCC19) e il Thoracic cancERs international coVid 19 cOLlaboraTion (TERAVOLT) sono i due più importanti studi ‘real world’, cioè su pazienti non selezionati, sul rapporto fra coronavirus e cancro – spiega Giuseppe Curigliano (Professore di Oncologia Medica all’Università di Milano e Direttore Divisione Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano), che ha discusso i due studi all’ASCO -... continua a leggere
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SPECIALE ASCO 2020
TUMORE DEL POLMONE: PASSI IN AVANTI NELLA CURA DEL BIG KILLER
Ogni giorno, in Italia, vengono diagnosticati più di 115 casi di tumore del polmone e, nel 2019, ne sono stati stimati 42.500. Oggi nel nostro Paese vivono quasi 107.000 persone con pregressa diagnosi di carcinoma polmonare, dieci anni fa erano circa 82mila, l’incremento è stato del 30% La speranza di vita si sta allungando, grazie alle terapie innovative. In particolare, la terapia mirata in stadio precoce e l’immunoterapia in fase metastatica stanno evidenziando importanti progressi nel trattamento di questa neoplasia. Lo dimostrano gli studi presentati al Congresso della Società Americana di Oncologia Clinica (ASCO). Nello studio di fase III ADAURA osimertinib, terapia mirata, somministrata come trattamento adiuvante (dopo intervento chirurgico radicale), ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante della sopravvivenza libera da malattia (DFS) nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in stadio precoce (IB-IIIA), che presentano mutazioni del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR)... continua a leggere
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SPECIALE ASCO 2020
MELANOMA: LA TERAPIA MIRATA IN FASE PRECOCE PREVIENE LE RECIDIVE
La combinazione di due terapie a bersaglio molecolare, dabrafenib e trametinib, dopo rimozione chirurgica del melanoma (terapia adiuvante) offre un beneficio di sopravvivenza libera da recidiva (RFS) prolungato e duraturo a pazienti ad alto rischio con diagnosi di melanoma con mutazione del gene BRAF in stadio III. Lo dimostrano i risultati dello studio clinico di riferimento COMBI-AD (Abstract #10001), presentati al congresso della Società Americana di Oncologia Clinica (ASCO). Gli sperimentatori hanno osservato che il 52% dei pazienti trattati con dabrafenib + trametinib in adiuvante è ancora vivo e libero da recidiva dopo cinque anni... continua a leggere
SPECIALE ASCO 2020
MIELOMA MULTIPLO: IL 73% DEI PAZIENTI RISPONDE ALLA NUOVA TERAPIA CAR T
Nel 2019, in Italia, sono stati stimati 5.700 nuovi casi (3.000 uomini e 2.700 donne) di mieloma multiplo, un tumore del sangue che ha origine nel midollo osseo... continua a leggere
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