|  | | | Anno I – Numero 24 – 5 novembre 2020 |
| | | Comitato scientifico editoriale: Giordano Beretta, Saverio Cinieri, Massimo Di Maio, Antonio Russo | Editore: Intermedia – Direttore Responsabile: Mauro Boldrini – Reg. Trib. di Brescia n.35/2001 del 2/7/2001 |
|
| I risultati dell’indagine condotta dallo Houston Methodist Cancer Center e pubblicata su JCO Oncology Practice
COVID-19, IL RUOLO DELLA TELEMEDICINA NEI PAZIENTI ONCOLOGICI
Il 92% dei malati e il 65% dei clinici sono soddisfatti delle televisite. Saverio Cinieri, Presidente Eletto AIOM: “Servono piattaforme omogenee tra gli ospedali e meccanismi amministrativi che regolino questa attività. Le visite non in presenza siano riconosciute in tutta Italia e rimborsate”
| La telemedicina è un’alternativa efficace e soddisfacente per la cura dei pazienti oncologici durante la pandemia SARS-CoV-2 e quali sono le potenziali difficoltà alla sua realizzazione? Lo Houston Methodist Cancer Center ha offerto visite in telemedicina ai pazienti onco-ematologici, utilizzando la piattaforma video Houston Methodist MyChart, e ha raccolto le seguenti informazioni con due sondaggi: motivi del rifiuto delle visite con telemedicina, caratteristiche e informazioni demografiche dei pazienti che hanno accettato le visite in telemedicina rispetto a quelli che le hanno rifiutate e risposte anonime ai sondaggi che chiedevano il livello di soddisfazione dei medici coinvolti e dei pazienti che hanno accettato le televisite. I risultati dei sondaggi sono stati pubblicati sulla rivista di ASCO (American Society of Clinical Oncology), JCO Oncology Practice (https://ascopubs.org/doi/abs/10.1200/OP.20.00572). Le visite di telemedicina in video, tramite la piattaforma Houston Methodist MyChart, sono state offerte ai pazienti come alternativa a quelle di persona. I motivi presentati dai pazienti che non le hanno accettate sono stati documentati e sono state raccolte informazioni demografiche. I sondaggi sono stati utilizzati per stabilire il livello di soddisfazione dei medici che hanno svolto le visite e dei pazienti che hanno accettato di farle. Dei 1.762 pazienti oncologici, a cui sono state offerte visite in telemedicina, 1.477 (83,8%) hanno partecipato. I pazienti che hanno rinunciato erano più anziani (67,7 v 60,2 anni), residenti in aree a reddito decisamente inferiore e, molto probabilmente, senza copertura assicurativa rispetto alle persone che hanno accettato. La maggior parte dei pazienti che hanno partecipato (92,6%) sono stati soddisfatti delle televisite. Anche la maggioranza dei medici (65,2%) è risultata soddisfatta dell’utilizzo della telemedicina e il 74% ha indicato che la userebbe anche in futuro. Le maggiori preoccupazioni dei medici per l’utilizzo di questa tecnologia sono relative alla inadeguata interazione con il paziente e all’acquisizione di informazioni mediche, alla maggior possibilità di perdere risultati clinici significativi, alla peggiore qualità della cura e alla potenziale responsabilità medica. Nel complesso, i pazienti onco-ematologici e i medici hanno espresso alti livelli di soddisfazione per l’utilizzo delle visite in telemedicina. “L’oncologia è una delle discipline in cui il contributo della telemedicina può essere più prezioso, non solo durante l’emergenza sanitaria, ma anche nella nuova normalità post Covid-19 – spiega Saverio Cinieri, Presidente Eletto AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Direttore Oncologia Medica e Breast Unit dell’Ospedale ‘Perrino’ di Brindisi -. Ed è stato uno dei temi centrali della sessione speciale ‘Oncologia Digitale 2020’, al XXII Congresso Nazionale AIOM che si è svolto recentemente ...continua a leggere
|
|
LO STUDIO IMPATTO DELLA CHEMIOTERAPIA CITOTOSSICA ENTRO 5 SETTIMANE DALLA DIAGNOSI DI COVID-19 NEI PAZIENTI ONCOLOGICI | In uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, Justin Jee del Dipartimento di Medicina del Memorial Sloan Kettering Cancer Center (MSK, New York) e colleghi hanno scoperto che il trattamento con chemioterapia citotossica entro 35 giorni dalla diagnosi di COVID-19 nei pazienti oncologici non è associato ad un rischio maggiore di infezione da COVID-19 grave o critica; hanno inoltre identificato numerosi fattori associati a infezione grave.1
Lo studio Lo studio comprende una revisione delle caratteristiche cliniche e dei risultati di 309 pazienti con tumore e infezione da COVID-19 al Memorial Sloan Kattering al 31 marzo 2020, con un follow-up relativo agli endpoint clinici al 13 aprile 2020. Enpoint primario dello studio era costituito da un evento COVID-19 grave o critico definito in uno o più modi che seguono: ipossiemia documentata (saturazione di ossigeno con pulsossimetria ≤ 93%), tachipnea (frequenza respiratoria ≥ 30 respiri/minuto), insufficienza respiratoria (rapporto pressione parziale arteriosa ossigeno / frazione di ossigeno inspirato <300), ricovero in unità di terapia intensiva per intubazione o morte per tutte le cause. L’ipotesi principale era che la chemioterapia citotossica somministrata entro 35 giorni dalla diagnosi di COVID-19 fosse associata a un aumento del rischio di COVID-19 grave o critico…. continua a leggere
|
OMS | SCIENCE | FAUCI SU JAMA | “IL VACCINO ARRIVERÀ TRA INIZIO E METÀ 2021”
“Non sappiamo ancora esattamente quando un vaccino per Covid-19 sicuro ed efficace sarà pronto per la distribuzione, ma stimiamo che potrebbe essere tra l’inizio e la metà del 2021”. È la risposta degli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), che aggiorna il suo focus ‘domande e risposte’ dedicato ai vaccini anti-Covid. Prima che questi prodotti possano essere somministrati, “è necessario superare diverse sfide importanti – ricorda l’OMS – si deve dimostrare che i vaccini sono sicuri ed efficaci in ampi studi clinici (fase III). Molti potenziali vaccini per Covid-19 sono allo studio e alcuni dei grandi studi clinici potrebbero riportare risultati alla fine del 2020 o all’inizio del 2021”. Prima che l’OMS consideri la prequalificazione di un vaccino, ovvero ne certifichi sicurezza ed efficacia, “è necessaria una serie di revisioni indipendenti dell’efficacia e delle prove di sicurezza, inclusa la revisione normativa e l’approvazione nel Paese in cui viene prodotto il vaccino. Parte di questo processo coinvolge anche il Comitato consultivo globale sulla sicurezza dei vaccini”. ..continua a leggere
| “EUROPA IN LOCKDOWN SENZA UN PIANO A LUNGO TERMINE”
L’Europa sta procedendo nuovamente a lockdown, ma quali sono i piani a lungo termine contro il virus pandemico? Ad analizzare la situazione nel Vecchio Continente è un articolo su ‘Science’ online. “Con i casi di Covid-19 che crescono e minacciano di sopraffare la capacità di risposta delle strutture sanitarie nei diversi Paesi, gran parte d’Europa ha adottato misure simili per frenare i contatti sociali. Due mesi fa, quando i numeri hanno cominciato a salire lentamente dopo una benedetta pausa estiva, i Paesi nutrivano ancora la speranza che misure più limitate e mirate potessero prevenire una seconda ondata. Ora quell’ondata è qui, con la forza di uno tsunami”. L’Europa ha superato gli Stati Uniti nei casi positivi pro capite; la scorsa settimana ha rappresentato la metà degli oltre 3 milioni di casi, segnalati all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). “L’Europa è ancora una volta l’epicentro di questa pandemia”, ha detto il 29 ottobre il direttore regionale dell’OMS per l’Europa, Hans Kluge. ..continua a leggere
| “50% CASI DA ASINTOMATICI, MASCHERINA SEMPRE”
“Recenti evidenze suggeriscono che fino al 40-45% delle persone infettate da Sars-CoV-2 può non presentare mai dei sintomi, ma essere comunque in grado di trasmettere il virus”. Con il risultato che “la trasmissione da infettati asintomatici può essere responsabile di oltre il 50% dei contagi nei focolai di Covid-19”. Lo scrive l’immunologo della Casa Bianca Anthony Fauci, in un articolo firmato insieme a due colleghi e pubblicato online su “Jama”. “Siccome è ormai chiaro che le persone in grado di trasmettere il virus non possono essere identificate sulla base dei sintomi – avvertono gli autori – bisogna indossare sempre la mascherina in pubblico per contenere i contagi”. Se “un vaccino efficace e sicuro sarà cruciale” nel controllo di “una pandemia che in 10 mesi ha raggiunto proporzioni storiche”, e nel “recupero di molte attività della normale vita quotidiana”, Fauci e i co-firmatari dell’articolo – Andrea M. Lerner e Gregory K. Folkers – sottolineano che “strumenti di protezione ‘a bassa tecnologia’” restano “essenziali” non solo in attesa di un prodotto-scudo, ma saranno fondamentali almeno “inizialmente anche dopo che un vaccino verrà reso disponibile. ..continua a leggere
|
|
 Per iscriversi alla newsletter e contattare la redazione clicca qui Per consultare tutti i numeri della newsletter vai su www.aiom.it . Clicca qui
Per sospendere la ricezione di questa newsletter clicca su Cancellati
Privacy |
Questa pubblicazione è resa possibile grazie alla sponsorizzazione non condizionante di: | Bristol-Myers Squibb Srl MSD Italia S.r.l. | Astellas Pharma SpA AstraZeneca SpA
Menarini Ricerche SpA
Roche SpA
| 
Pfizer Srl | Amgen SpA
Daiichi Sankyo Italia SpA
Incyte Biosciences Italy Srl
Ipsen SpA Sanofi Genzyme
| Bayer SpA, Eisai Srl, Eli Lilly Italia SpA, Genomic Health Italia Srl |
| |
|
|
|
|