16 Giugno 2009
SIRMIONE CAPITALE DELLA LOTTA ALL’IPERTENSIONE. “COLPITO UN BRESCIANO SU 3. NUOVA LUCE SUL DANNO VASCOLARE”
Sirmione, 16 giugno 2009 – Il prof. Agabiti Rosei dell’Università di Brescia: “È una delle conseguenze della malattia. Il segnale può essere dato da un’eccessiva differenza tra pressione massima e minima”
Attenzione alla coesistenza di pressione minima troppo bassa e massima elevata: potrebbe essere un segnale di danno vascolare, una delle complicanze dell’ipertensione arteriosa, in grado di determinare gravi conseguenze come infarto ed ictus, scompenso cardiaco ed insufficienza renale. Oggi a Sirmione (Grand Hotel Terme, Sala Catullo), dalle 8.45 alle 17.30, viene affrontato il tema del danno vascolare nell’ambito del convegno “Vascular damage in hypertension – an update”, simposio legato al 19° Congresso della Società Europea dell’Ipertensione (in corso a Milano dal 12 al 16 giugno). “Un bresciano su tre soffre di ipertensione arteriosa – spiega il professor Enrico Agabiti Rosei, Direttore della Clinica Medica dell’Università degli Studi di Brescia e Past President della Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA) – , una condizione pericolosa che riguarda non solo gli anziani, ma anche i giovani, visto che il 15-20% delle persone in questa fascia d’età è sovrappeso o obeso. L’ipertensione può determinare danno vascolare, sia a livello delle grandi arterie che del microcircolo. Si crea così un circolo vizioso perché il danno vascolare contribuisce poi a mantenere alti i livelli di pressione arteriosa. Le grandi arterie diventano più rigide e si determina un aumento della pressione massima e una riduzione di quella minima. Non c’è consenso su quali siano i limiti al di sotto dei quali la pressione minima troppo bassa potrebbe diventare pericolosa, ma è una condizione che deve attirare l’attenzione dei clinici”. A Sirmione sono approfonditi anche la valutazione e il trattamento delle malattie vascolari in alcuni sottogruppi di pazienti (diabetici, ipercolesterolemici, donne, anziani e giovani) ed una sessione è dedicata alla malattia vascolare in specifici organi e distretti (coronarico, cerebrale, renale e nelle arterie periferiche degli arti inferiori).