7 Aprile 2008
SIMG: UNITÀ DI MEDICINA GENERALE PER MIGLIORARE L’ASSISTENZA
Firenze, 7 aprile 2008 – Unità di Medicina Generale organizzate come aziende sanitarie, al posto degli attuali distretti, e affidate al coordinamento di professionalità il cui contratto deve essere legato all’efficienza, ai risultati e al merito. Ospedali invece sempre più dedicati alle cure ad elevata specializzazione e intensità. E’ questa in sintesi la ricetta di ammodernamento dell’assistenza sul territorio proposta da Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) a una settimana dal voto. “A chiunque si troverà a gestire la sanità dopo il 15 aprile ricordiamo che per aumentare l’efficienza del sistema sanitario è necessario portare avanti il processo di aziendalizzazione e non ci sono dubbi che il territorio debba essere affidato alle cosiddette cure primarie, meno intense e meno complesse, ma non per questo meno complicate. Se la Medicina Generale dovrà far parte delle cure primarie del territorio, e se le unità operative sulle quali si baserà l’organizzazione sanitaria del territorio saranno le UMG (Unità di Medicina Generale), ebbene ad esse va assegnato oltre che una complessità di servizi e di funzioni, anche la possibilità e la capacità di gestire questi servizi e queste funzioni evolute. L’organizzazione aziendale va dunque trasferita anche ad esse evitando l’errore di costruire strutture come le ASL la cui catena di comando e controllo si ferma al livello dell’erogazione dei servizi”. Per Cricelli “bisogna invece insistere su un sistema sanitario composto da professionisti di alta qualità, capaci ad esempio di raggiungere l’appropriatezza prescrittiva al di là dei continui mutamenti di note che hanno prima reso concedibili, poi riammessi in fascia C e poi rimborsato nuovamente alcuni farmaci. E qui entrano in gioco le società scientifiche, che, insieme ai sindacati medici e alle istituzioni, assicurano la formazione continua dei loro soci e quindi prestazioni di elevata qualità; e che sono in grado di offrire strumenti per la governance clinica del sistema, per la valutazione della qualità degli operatori nella prospettiva di creare un sistema totalmente valutabile che consenta per la prima volta una valutazione per performance. Rammentandoci che dove si investe solo sugli stipendi dei medici si crea una separazione tra obiettivi e retribuzione. Dove si investe sul successo dell’azienda o della struttura aziendale, si produce un movimento nel quale la retribuzione degli individui è funzione diretta del successo dell’azienda o dell’unità Operativa”.