lunedì, 11 dicembre 2023
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10 Luglio 2009

RIVAROXABAN, APPROVATA ANCHE IN ITALIA LA RIMBORSABILITÀ

Milano, 10 luglio 2009 – L’anticoagulante orale è indicato per la profilassi del tromboembolismo venoso negli interventi di chirurgia ortopedica maggiore di anca e ginocchio

È disponibile anche negli ospedali italiani rivaroxaban, innovativa molecola anticoagulante orale, da assumere con un’unica compressa giornaliera, per la prevenzione del tromboembolismo venoso in pazienti sottoposti a interventi chirurgici di sostituzione dell’anca o del ginocchio. Il regime di rimborsabilità (in fascia H) è stato stabilito dalla determina pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’8 luglio 2009. Già lo scorso settembre l’Agenzia europea per i medicinali (EMEA) aveva espresso parere positivo con l’indicazione nella prevenzione del tromboembolismo venoso (TEV) in chirurgia elettiva di anca e ginocchio. In Europa si registra ogni anno più di un milione e mezzo di eventi tromboembolici, responsabili della morte di 544.000 persone, più del doppio della somma dei casi di cancro al seno, alla prostata, HIV/Aids e incidenti stradali. L’efficacia della molecola è già stata dimostrata da quattro studi di fase III (RECORD1, RECORD2, RECORD3, RECORD4) che hanno coinvolto oltre 12.500 pazienti sottoposti a interventi chirurgici di sostituzione elettiva di anca o di ginocchio. I risultati dei quattro studi hanno evidenziato la superiore efficacia di rivaroxaban 10 mg rispetto al trattamento standard rappresentato dall’enoxaparina, in termini di incidenza di eventi tromboembolici. Rivaroxaban e enoxaparina hanno inoltre mostrato profili di sicurezza simili con una ridotta e sovrapponibile incidenza di sanguinamenti maggiori.
A causa dei limiti degli attuali trattamenti anticoagualanti standard, molti pazienti sottoposti a interventi di chirurgia ortopedica non ricevono una terapia anticoagulante adeguata per la prevenzione degli eventi tromboembolici potenzialmente fatali. Rivaroxaban, in formulazione orale e in monosomministrazione giornaliera, ha un’azione anticoagulante prevedibile, efficace e ben tollerata e, per questo, ha le potenzialità per diventare il trattamento standard nella prevenzione della trombosi venosa profonda e dell’embolia polmonare.
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