7 Luglio 2009
OGNI MINUTO NEL MONDO UNA DONNA MUORE DI PARTO. “CHIEDIAMO AL G8 10 MILIARDI PER IL MATERNO INFANTILE”
Roma, 7 luglio 2009 – Il presidente SIGO Giorgio Vittori: “L’obiettivo è salvare milioni di vite: è necessario investire in prevenzione per garantire il rispetto dei diritti sessuali e riproduttivi in tutto il pianeta”
“Ogni 8 minuti nel pianeta una donna muore per complicanze correlate ad aborti compiuti in condizioni di non sicurezza. Una al minuto per problemi in gravidanza e 110 sono vittime di complicazioni del parto. Decessi che avvengono in gran parte nel Sud del mondo e che potrebbero essere evitati. Salvare queste vite è una priorità per la Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia (FIGO) – annuncia il prof. Giorgio Vittori, presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) e delegato FIGO per il G8. “Chiediamo ai grandi della terra 10 miliardi di dollari da investire in politiche di sostegno alla maternità. Assistiamo ad una grave devalorizzazione delle problematiche femminili, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Ogni anno oltre due milioni di donne vengono sottoposte a mutilazioni genitali e due milioni di persone muoiono di Aids. Una situazione drammatica, che supera i problemi morali ed etici e determina effetti boomerang economici e sanitari – continua Vittori -. Se i grandi della terra, riuniti in Italia per il G8, non inizieranno ora ad occuparsi di pianificazione familiare, di contraccezione, di protezione dalle malattie sessualmente trasmesse, il costo economico futuro per gestire le conseguenze di questa negligenza supererà di molto il denaro che sarebbe necessario investire oggi per prevenzione e controllo”. La FIGO, la più importante organizzazione di ginecologia e ostetricia al mondo, si fa portavoce di questa istanza con l’obiettivo di definire progetti strutturati e un’attenta e controllata ripartizione delle risorse. Durante il Congresso mondiale, che si svolgerà dal 4 al 9 ottobre 2009 a Città del Capo, verranno infatti affrontati temi come i diritti sessuali e riproduttivi e la mortalità materno infantile, questioni su cui esistono tuttora enormi disparità che minano la salute e la dignità degli individui.