venerdì, 19 aprile 2024
Medinews
6 Giugno 2005

LAUREA HONORIS CAUSA ALL’ONCOLOGO MENDELSOHN

Il riconoscimento viene dato dalla II Università di Napoli a uno dei “padri”
degli anticorpi monoclinali, scopritore del fattore di crescita EGFR

Napoli, 6 giugno 2005 – Laurea honoris causa a John Mendelsohn, uno dei più grandi oncologi viventi e presidente del prestigioso M.D. Anderson Cancer Center dell’Università del Texas a Houston. A conferirla è la Seconda Università degli Studi di Napoli (Sun) che assegnerà il riconoscimento allo studioso il 7 giugno, alle 11, nella chiesa della Croce di Lucca del capoluogo partenopeo. Ad aprire la cerimonia sarà il rettore dell’Università, Antonio Grella. Al suo intervento seguirà la motivazione del conferimento da parte di Francesco Rossi, preside della facoltà di Medicina e chirurgia e ordinario di Farmacologia dell’ateneo. La laudatio sarà invece curata da Fortunato Ciardiello, associato di oncologia medica della Sun, che ha avuto l’onore all’inizio della carriera di lavorare nell’Istituto diretto dal prof. Mendelsohn. Una collaborazione continuata negli anni e che ha coinvolto l’intera oncologia napoletana, non solo quella II Università, diretta del prof. Giuseppe catalano, ma anche le oncologie della Federico II: i proff. Angelo Raffaele Bianco, Sabino De Placido, Giampaolo Tortora. La giornata di domani sarà un’occasione veramente unica di incontro con una delle grandi menti dell’oncologia contemporanea. Mendelsohn terrà una lectio magistralis su un suo “cavallo di battaglia”: “Lo sviluppo di anticorpi anti-epidermal growth factor receptor nella terapia delle neoplasie umane”.

Il prof Mendelsohn è uno dei “padri fondatori” degli anticorpi monoclonali, la nuova e più promettente frontiera nella lotta al cancro. È stato in particolare uno dei responsabili della scoperta del fattore di crescita epidermico (Epidermal Growth Factor Receptor) e della produzione dei primi anticorpi monoclonali che bloccano questo recettore, scoperta che ha permesso una svolta nelle terapie contro le neoplasie solide umane e in particolare contro uno dei tumori più diffusi nel mondo occidentale, quello del colonretto. Uno degli anticorpi prodotto dal gruppo del Dr. Mendelsohn (Cetuximab, Erbitux) è stato approvato nel febbraio 2004 per il trattamento di questa neoplasia negli Stati Uniti e in altri paesi tra cui la Svizzera, ed è stato recentemente registrato anche all’interno della Unione Europea. Questo farmaco costituisce uno dei successi più incoraggianti delle nuove terapie a bersaglio molecolare in oncologia ed è ora sperimentato anche in altre neoplasie, tra cui i tumori del polmone.
Oltre a fare ricerca sul campo Mendelsohn dirige il M.D. Anderson Cancer Center, una vera e propria cittadella oncologica – 475 posti letto, 14mila dipendenti, 1600 volontari, 500 laureati, 900 ricercatori – riconosciuta a livello internazionale come il più grande centro oncologico degli Stati Uniti e del mondo. Dalla sua istituzione, nel 1941, ha curato più di 600mila pazienti. Ogni anno vengono trattati 70mila malati, 25mila per la prima volta. Un terzo proviene da oltre i confini del Texas. Il MD Anderson Cancer Center è anche centro universitario, presso il quale sono attivi 3200 studenti coinvolti in programmi formativi per medici, scienziati, infermieri.
L’Istituto molto sulla ricerca: nel corso del 2004 sono stati investiti quasi 300 milioni di dollari. Altamente specializzato nei tumori del polmone, della prostata, della testa e del collo, del pancreas, dell’ovaio e dell’endometrio, oltre a leucemia e melanoma, il M.D. Anderson Cancer Center riceve in assoluto il maggior numero di grant per i trial clinici.
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