Torino, 21 novembre 2017 – Raccolti in un volume, disponibile nelle librerie italiane, 22 testimonianze di personaggi provenienti da vari mondi perché “ognuno può e deve fare la propria parte contro le neoplasie”. Il coach Max Allegri e la Presidente Evelina Christillin spiegano come possiamo favorire la prevenzione e ricerca oncologica
Lanciare una vera e propria dichiarazione di guerra al cancro, a 360 gradi. Che deve coinvolgere tutti: i medici e i ricercatori, ovviamente, ma anche le Istituzioni, la Politica, la Cultura, lo Sport, lo Spettacolo, l’Imprenditoria, la Religione, i Media. L’obiettivo finale è che nasca un “Italian Cancer Act”, come accadde nel 1971 con il National Cancer Act dell’allora Presidente americano Richard Nixon, che rivoluzionò l’impegno USA contro i tumori. Perché anche il nostro Paese possa mobilitarsi unito, ciascuno nel proprio ruolo, contro le neoplasie con l’obiettivo di prevenirle, curarle al meglio e garantire agli ex pazienti un ritorno ad una vita normale, lontani da discriminazioni e luoghi comuni legati al “male incurabile”. E che si allarghi all’Europa per ritrovare un Vecchio Continente coeso e mobilitato concretamente contro il cancro. E’ questo il messaggio che un oncologo, Francesco Cognetti, e un giornalista, Mauro Boldrini, lanciano col libro “Insieme Contro il Cancro, La grande lotta comune per sconfiggere i tumori” (163 pagine, Mondadori Editore). La pubblicazione è promossa dalla Fondazione Insieme contro il Cancro ed è stata presentata ieri alla Sala Conferenze del Museo Egizio di Torino alla presenza di due degli intervistati: Evelina Christillin (Presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino) e Massimiliano Allegri (Allenatore della Juventus). All’evento hanno partecipano anche Giorgio Scagliotti (Direttore dell’Oncologia Medica all’Università di Torino), Massimo Fabbricini (Giornalista) ed è condotto dalla Giornalista RAI Alma Maria Grandin.“Tutta la Società civile oggi è più sensibile ai temi della prevenzione oncologica rispetto al passato – ha sostenuto Evelina Christillin -. Secondo me però ognuno di noi può impegnarsi di più nella lotta contro il cancro ad esempio sostenendo anche finanziariamente le fondazioni che si occupano di ricerca. Un piccolo contributo può sembrare una goccia in un oceano, ma assume un significato concreto decisivo per i ricercatori e i pazienti che quotidianamente combattono la lotta contro la malattia”. “Noi coach possiamo avere un ruolo educativo importante – ha proseguito Massimiliano Allegri -. Oltre agli schemi di gioco e alle tattiche possiamo spiegare ad un ragazzo che gli stili di vita corretti sono fondamentali sia per la salute che per le performance sportive. Proprio per questo ho aderito con entusiasmo al progetto “Allenatore, alleato di salute”, che la Fondazione Insieme contro il Cancro promuove da oltre un anno”. “Se vogliamo davvero vincere una sfida così difficile – ha spiegato Massimo Fabbricini – c’è bisogno di un contributo anche da mondi che possono sembrare estranei come quello del cinema o dello sport. Con questo libro si sono raccolte idee, impegni, progetti perché si cambi marcia”.
Nel libro sono raccolte in totale le testimonianze di ventidue personaggi (dal Presidente della Camera Laura Boldrini, al Ministro della Cultura Dario Franceschini, da Eugenio Scalfari a Monica Maggioni, da Giuseppe Tornatore a Monica Bellucci, da Carlo Verdone a Carlo Croce, da Alessandro Benetton a Oscar Farinetti ecc.) chiamati a raccolta perché, come ha ribadito il presidente della Fondazione Francesco Cognetti “La lotta al cancro si vince con l’impegno di tutti. A iniziare dalla prevenzione: ciascuno di noi deve seguire stili di vita corretti, come non fumare, seguire la dieta mediterranea, praticare attività fisica con continuità, ma il 45% della popolazione è in sovrappeso, ben 23 milioni di italiani sono sedentari e i fumatori sono il 19%. Per proseguire con l’adesione agli screening, ancora troppo bassa, soprattutto al Sud (solo una donna su cinque si sottopone alla mammografia). E tutti devono impegnarsi a favore della ricerca scientifica, la cura e l’assistenza agli oltre 3 milioni d’italiani che lottano o hanno lottato contro una neoplasia. L’oncologia negli ultimi anni ha fatto passi da gigante con un incremento altissimo di sopravvivenza negli ultimi 20 anni. Ma resta ancora molta strada da percorrere soprattutto contro alcune neoplasie particolarmente difficili da trattare”. “Vogliamo cambiare luoghi comuni ancora troppo radicati: da un recente sondaggio risulta che ancora per il 46% degli italiani tumore significa male incurabile – ha concluso Giorgio Scagliotti -. Eppure oggi in Italia oltre il 50% dei pazienti riesce a sconfiggere la malattia. Ma per troppi di loro diventa difficile tornare ad una vita normale, adottare un figlio, stipulare un’assicurazione sulla vita, accendere un mutuo, progredire nella carriera lavorativa”.