Il direttore Emilio Bajetta: “In un solo mese di attività l’afflusso è stato enorme. Entro un anno saremo i primi in Europa per prestazioni erogate”
Milano, 22 agosto 2006 – È operativo solo da un mese, ma già si pone come punto di riferimento per lo studio e la cura di patologie rare e particolarmente aggressive. Il suo nome è “Centro di riferimento nazionale per lo studio e la cura dei carcinoidi e dei tumori neuroendocrini” ed è la prima ed unica struttura di questo tipo presente in Italia. È stato aperto presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano, che la scorsa settimana ha cambiato nome in Fondazione Irccs, Istituto Nazionale Tumori Milano. “Il vantaggio concreto per il paziente – afferma il prof. Emilio Bajetta, direttore del Centro – è di poter confluire in una struttura in cui esistono tutte le competenze per la gestione di patologie rare, cioè a bassa incidenza ma estremamente complesse e difficili. Il Centro, in cui opera una vasta gamma di specialisti, sarà un importante punto di riferimento in grado di offrire molteplici prestazioni: l’assistenza clinica, la classificazione dell’esame istologico, la valutazione chirurgica, la valutazione di radioterapia, prestazioni di radioterapia metabolica, difficilissime da trovare sul territorio nazionale, e approfondimenti diagnostici”. Oltre al direttore, prof. Emilio Bajetta, primario dell’Oncologia Medica B, il Centro prevede un Comitato scientifico di affiancamento e di consulenza formato da chirurghi, radioterapisti e da ricercatori di base. I pazienti possono accedere alla neonata struttura e fissare un appuntamento telefonando allo 02.23902331. Diverse le tipologie di prestazioni erogate: dalla gestione ambulatoriale, al ricovero, al consulto di verifica per vagliare ciò che è stato fatto e ciò che è in atto.“Il nostro centro – continua il prof. Bajetta – ha raccolto in un solo mese una casistica che ci ha immediatamente portati ad essere il secondo centro in Europa. Ciò che ci contraddistingue è l’expertise e la conoscenza dei problemi di questi malati. Pensiamo entro l’anno prossimo di diventare il primo centro europeo per competenza, patologia, afflusso di pazienti e qualità di prestazioni erogate”. Ecco i tre obiettivi immediati del centro: contatto e gestione ottimale del paziente; pubblicazione e presentazione a settembre di un libro dal titolo “La famiglia dei carcinoidi” orientato a specialisti, medici ospedalieri e specializzandi sulla gestione di questa patologia misconosciuta; infine il disegno di protocolli di ricerca e di studio estremamente originali e innovativi. Inoltre in autunno verrà organizzato un grande convegno presso l’Istituto Tumori di Milano presentando tutti gli aspetti pratici di assistenza, affiancamento e gestione di questa patologia rara. Il convegno esordirà in forma sperimentale presso l’INT di Milano per poi diventare un convegno migrante con una manifestazione congressuale in ogni regione. “Il Centro – conclude il prof. Bajetta – è il risultato di 36 anni di lavoro e di esperienza. Basti pensare che il mio avvicinamento a questa patologia risale al 1968. Rappresenta un’importante opportunità per un paziente che potrà trovare sotto uno stesso ‘tetto’ una confluenza di specialisti esperti in una patologia che tocca lo 0,5% della realtà oncologica nazionale. Si tratta inoltre di una patologia in continuo aumento che colpisce soprattutto persone di mezza età e per la quale non si è ancora stabilito un esatto rapporto di nesso e causa”. Il Centro ha inoltre stabilito collegamenti con altre strutture negli Stati Uniti ed in Europa che si occupano della stessa patologia. È infatti nata una rete europea, E-NET, a cui fanno riferimento molti centri che gestiscono questa malattia.