Firmato un accordo tra la Federazione Italiana Medici Pediatri e l’Istituto Superiore
di Sanità. Le prime attività in programma riguarderanno il riconoscimento precoce dei disturbi del neurosviluppo e lo studio dell’impatto dei fattori ambientali sulla salute di bambini e adolescenti
Roma,16 luglio 2018 – Sottoscritto un accordo formale di collaborazione tra la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). “Si tratta di un accordo lungimirante -sottolinea il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi – che favorirà il raggiungimento dei migliori standard assistenziali per i bambini con disturbo del neurosviluppo andando a potenziare le attività di riconoscimento precoce in modo innovativo e in linea con le linee guida internazionali”. Grazie a questo accordo, infatti, sarà possibile osservare e approcciare questa patologia attraverso diverse prospettive. “Il protocollo d’intesa – spiega il dott. Paolo Biasci, presidente nazionale della FIMP – prevede la collaborazione in attività progettuali relative al riconoscimento precoce dei disturbi del neurosviluppo (DNS) e allo studio dell’impatto di fattori ambientali sulla salute di bambini e adolescenti. La FIMP e l’ISS avevano già avviato una collaborazione nell’ambito delle attività del progetto ‘Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico’ (progetto coordinato dal Servizio di Coordinamento e Supporto alla Ricerca dell’ISS e dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute), per la costituzione della rete pediatria-neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e per la definizione di un sistema di valutazione longitudinale del neurosviluppo all’interno dei bilanci di salute. Questo accordo formale rafforza la partnership tra la Federazione, in rappresentanza della pediatria del territorio, e l’ISS che, come organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario Nazionale, è da tempo impegnato nell’ambito dei disturbi del neurosviluppo con attività di ricerca e di carattere istituzionale”.
“In tale ambito – sottolinea la dr.ssa Maria Luisa Scattoni, responsabile del Network Italiano per il riconoscimento precoce dei disturbi dello spettro autistico (NIDA) – l’ISS coordina le attività di ricerca mirate all’identificazione precoce di atipicità evolutive in popolazioni a rischio di Disturbi dello Spettro Autistico ed è impegnato in progetti di formazione focalizzati sul ruolo dei pediatri, dei clinici e degli operatori degli asili nido nel riconoscimento precoce e nella promozione del monitoraggio del neurosviluppo. Nell’ambito del decreto interministeriale del 30 Dicembre 2016, l’ISS è stato inoltre chiamato ad istituire una rete di coordinamento tra pediatri di base, personale che lavora negli asili nido e unità di neuropsichiatria infantile e ad implementare un database per la raccolta di dati clinici, neurobiologici e di esposizione ambientale delle persone con disturbo dello spettro autistico. L’ISS intende perseguire tali attività valorizzando il contributo delle risorse scientifiche e di sistema presenti nel territorio nazionale e attraverso lo sviluppo delle reti di collaborazione solide e proattive”. “La FIMP – aggiunge il dott. Mattia Doria, segretario nazionale alle attività scientifiche ed etiche della Federazione – si propone, sia come associazione professionale che tutela e supporta la formazione del pediatra di famiglia italiano nell’ambito della sua specificità professionale sia come soggetto istituzionale che collabora con le altre istituzioni sanitarie del nostro Paese, di creare e sviluppare la cultura pediatrica delle cure primarie. La FIMP sta collaborando già da tempo con l’ISS tramite le attività progettuali coordinate dalla dott.ssa Scattoni per il riconoscimento precoce dei disturbi del neurosviluppo che risultano in aumento negli ultimi anni”. “Il progetto – continua il dott. Doria – potrà trovare unica e forte collocazione all’interno dei bilanci di salute che rappresentano un modello di intervento sanitario sull’intera popolazione infantile dalla primissima infanzia all’adolescenza e che, con adeguati sistemi di implementazione strutturata di semplici ma determinanti indicatori di sviluppo, potranno permettere la segnalazione tempestiva ai servizi territoriali dei bambini con atipicità neuroevolutiva”. “Un terzo delle malattie, nei bambini al di sotto dei cinque anni, è provocata da fattori ambientali. Mentre già solo i disturbi dello spettro autistico coinvolgono più di 500mila famiglie italiane – evidenzia il dott. Biasci -. I danni alla salute determinati dall’inquinamento e i disturbi del neurosviluppo interessano sempre più l’intera collettività. E pongono una serie di difficili quesiti a cui le Istituzioni medico-sanitarie del nostro Paese devono saper rispondere. Siamo quindi lieti di poter collaborare con l’Istituto Superiore di Sanità e di mettere a disposizione la nostra capillare rete di medici che tutti i giorni lavorano a stretto contatto con i giovani e i loro genitori”.