martedì, 10 settembre 2024
Medinews
2 Dicembre 2004

ARRIVA UN “SARTO” ANCHE PER LE MEDICINE

Il prof. Pignatti: “Grazie alla genetica tra pochi anni potremo conoscere i nostri ‘punti deboli’, prevenire le malattie e personalizzare i farmaci”

Verona– E’ la scienza che studia come ‘tagliare’ su misura le medicine in base al patrimonio genetico delle persone. Si chiama Farmacogenetica e, insieme a ai test genetici basati all’analisi del nostro DNA, sta aprendo le porte alla medicina del futuro. È questo uno degli argomenti affrontati al convegno “Genetica e Salute” nell’ambito del ciclo di incontri di “Verona Salute”, organizzati dall’Università di Verona, dalla Fondazione Smith Kline e dal Centro di Riferimento per l’educazione e l’informazione sul farmaco. A spiegare ai cittadini lo scenario delle più rivoluzionarie prospettive di prevenzione e cura è il prof. Pier Franco Pignatti, presidente della Società Italiana di Genetica Umana e docente di genetica molecolare all’Università di Verona.

“La storia della genetica – ha detto il prof. Pignatti – ha avuto la sua ‘rivoluzione’ nel 1953 con la scoperta del DNA ed è stata perfezionata dopo 50 anni dal progetto Genoma Umano. Oggi siamo quindi arrivati ad un punto nevralgico. Abbiamo le conoscenze, dobbiamo trovare il modo di tradurle in risultati pratici da mettere a disposizione dell’uomo. Per sapere prima se avremo una malattia, per prevenirla, per curarla. Siamo a buon punto, ma il lavoro sarà ancora lungo e complesso, anche perché la maggior parte delle malattie comuni nelle società economicamente più sviluppate (asma, allergie, diabete, tumori, osteoporosi, malattie cardiovascolari), non sono solo genetiche ma dipendono anche da fattori ambientali. Oggi – aggiunge il prof. Pignatti – è possibile trovare nel nostro DNA un indicatore per capire se abbiamo un rischio maggiore di sviluppare una malattia. Questo avviene grazie ai cosiddetti test predittivi, o di ‘suscettibilità genetica’. È già possibile eseguire screening genetici per individuare i portatori sani di singole mutazioni presenti nella coppia o nella famiglia. Basti pensare alla talassemia, alla fibrosi cistica, alla distrofia muscolare. In caso di malattia complesse ci vorrà un po’ di tempo ancora. Test genetici e farmaci su misura rappresentano dunque il futuro della medicina”.
TORNA INDIETRO