In occasione dell’8 Maggio, Giornata mondiale sul tumore ovarico, l’associazione pazienti attiva in Lombardia conferma i laboratori bimestrali dedicati a tutte le donne colpite da tumori ginecologici con specialisti nei settori della psiconcologia, del beauty, della nutrizione, dello sport, dell’arte e della cultura.
In occasione dell’8 Maggio, Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico, Acto Lombardia, associazione volta a sostenere le donne lombarde che devono affrontare una diagnosi di tumore ginecologico, rinnova l’appuntamento, per il secondo anno consecutivo, con La casa delle donne, il progetto teso a supportare la popolazione femminile che si trova a intraprendere il difficile percorso della malattia. Esistono infatti categorie di persone che devono essere tutelate più di altre e tra queste ci sono le malate oncologiche, che meritano rispetto e attenzione oltre alle cure. «È proprio questo che ci ha portato a volere fortemente un progetto che riuscisse a trasmettere più fiducia alle donne attraverso la cooperazione e l’alleanza tra medici e pazienti e che permettesse alle donne che stanno affrontando le stesse sofferenze di trovarsi in un luogo protetto e di fare squadra», racconta Alessia Sironi, presidente di Acto Lombardia che sottolinea come il motto dell’associazione #alleatisivince sia oggi più attuale che mai. Dopo il successo della prima edizione de La casa delle donne, Acto Lombardia ha quindi pensato fosse il momento di rinnovare un appuntamento divenuto nel tempo tanto importante e che negli ultimi mesi ha tenuto compagnia a molte persone: un vero e proprio laboratorio creativo in cui il confronto tra le pazienti si è trasformato in un utile strumento di crescita e condivisione, attraverso corsi gratuiti di yoga, psicoterapia, arteterapia, cucina e lettura, sia in presenza sia in modalità streaming. Il grande interesse dell’iniziativa lo dimostrano i numeri. Dopo un timido inizio in cui, anche a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia, non potevano essere coinvolte più di 15-20 pazienti ad evento, si è arrivati ad avere più del doppio delle donne. Anche i nostri canali social ne hanno beneficiato con una crescita pari al 30% delle interazioni. L’attenzione posta ai temi trattati ha fatto inoltre sì che anche un target più giovane si interessasse alle nostre iniziative, ampliando in questo modo il range di età e riuscendo a diffondere capillarmente il messaggio di prevenzione. L’idea è nata nel 2020 partendo proprio da un’accurata valutazione di ciò di cui le donne hanno più bisogno dopo una diagnosi di tumore ma anche durante e dopo le cure: «Noi di Acto Lombardia conosciamo bene le esigenze delle donne perché siamo tutte passate attraverso questa grave neoplasia», spiega il vicepresidente Cristina Bignotti, «ecco perché sappiamo che è necessario garantire un supporto a 360 gradi: un sostegno che va dalla nutrizione alla bellezza, fino all’attività fisica e all’aiuto psicologico». Il progetto è stato accolto immediatamente con entusiasmo da medici e infermieri degli ospedali San Gerardo di Monza e A. Manzoni di Lecco e si prefigge, durante la prossima stagione, di coinvolgere diverse strutture ospedaliere dislocate su tutto il territorio regionale. «Anche in un anno così difficile per tutti e ancor di più per i pazienti oncologici, il progetto La casa delle donne non si è fermato e anzi ha raccolto adesioni oltre il previsto. Il messaggio che vogliamo dare, sostenendo Acto Lombardia, è che noi ci siamo per garantire le cure ma anche per promuovere il sostegno delle nostre malate a tutto tondo. Le iniziative sono state accolte con grande entusiasmo da noi sanitari e dalle nostre pazienti. Vogliono essere un auspicio per un cauto ritorno alla normalità», conferma la Dottoressa Tiziana Dell’Anna, Responsabile dell’Unità di Ginecologia Oncologica dell’ospedale A. Manzoni di Lecco. «Il rapporto con Acto Lombardia, cioè con pazienti che hanno già attraversato l’esperienza della cura di una patologia tumorale, è per noi fondamentale, perché ci insegna che non basta curare la malattia, ma che compito del medico è prendersi cura della donna nella sua globalità», aggiunge Robert Fruscio, Professore Associato di Ginecologia e Ostetricia dell’Università Milano – Bicocca. L’intero progetto è stato possibile solo grazie al supporto non condizionante di Clovis Oncology, azienda bio-farmaceutica impegnata per migliorare la vita delle persone affette da tumore, che ha fornito le risorse necessarie non solo per l’avviamento ma anche per una seconda stagione 2021-2022: «I risultati incredibilmente positivi conseguiti nella prima edizione confermano quanto rispondesse ad un bisogno reale delle pazienti. Per noi è un privilegio poter continuare a supportare questa iniziativa realizzata da Acto Lombardia che contribuisce a portare nuovi stimoli e incoraggiamento alle pazienti affette da tumori ginecologici», sottolinea Andrea Musilli, Country Business Director di Clovis Oncology Italia.