Il prof. Cetto: “Oggi che le opzioni terapeutiche sono sempre di più, è dovere dei clinici rispettare le volontà del malato, senza condizionamenti”. Esperti di comunicazione e studiosi a confronto
Verona, 7 ottobre 2008 – A 13 anni dall’ultima volta, l’oncologia italiana fa tappa di nuovo nella nostra città: a Verona in fiera da sabato 11 a martedì 14 ottobre si confronteranno quasi 3.000 esperti provenienti da tutta Italia con importanti ospiti stranieri per la decima edizione del congresso nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) che riunisce la quasi totalità degli oncologi medici in Italia. Il congresso sarà preceduto venerdì 10 ottobre a partire dalle 10.30 e fino alle 19.30 dalla giornata di apertura alla Gran Guardia aperta a tutti, e dedicata in particolare a medici, pazienti e infermieri, realizzata con il contributo di Comune di Verona e della Banca Popolare di Verona. Una scelta, quella di anteporre questa giornata a quelle del congresso per gli specialisti, sottolineata dal messaggio del prof. Gian Luigi Cetto, presidente del congresso AIOM 2008 e direttore dell’oncologia medica dell’università e dell’azienda integrata di Verona. “‘Oncologia, medicina delle scelte’ è il sottotitolo del congresso: la giornata pre-congressuale – spiega il prof. Cetto – vuole sottolineare in particolare le tematiche della condivisione delle scelte diagnostiche e terapeutiche con il paziente, significa che nessun condizionamento deve esserci nel rapporto col paziente. Inoltre si parla oggi frequentemente di informazione, comunicazione, partecipazione, autodeterminazione, ma troppo spesso queste rimangono solo parole! Certamente non è facile comunicare e condividere scelte quasi sempre difficili e che richiedono conoscenze, impegno, disponibilità e coinvolgimento emotivo”. Questa giornata vuole offrire un contributo a pazienti, medici e operatori sanitari: la mattinata ci sarà l’incontro con i pazienti e le associazioni di volontariato e il pomeriggio un seminario dedicato all’informazione, alla comunicazione, agli aspetti etici, medico-legali e di partecipazione nelle scelte col paziente per arrivare fino all’autodeterminazione completa cioè, secondo il prof. Cetto, “al testamento biologico, massima espressione dell’autodeterminazione del malato”.Al pomeriggio dalle 14.30 alle 19.30 parteciperanno alla discussione tra gli altri, oltre al prof. Cetto, Massimo Reichlin, professore di Etica della vita dell’Università San Raffaele di Milano, Sandro Spinanti, professore di bioetica a Roma, Gaia Marsico dell’università di Padova. Modererà la discussione Luciano Onder, conduttore di molte trasmissioni tv sulla medicina. “Con questo seminario aperto a tutti – conclude il prof. Cetto – “il congresso AIOM 2008, ospitato a Verona in quanto sede più rappresentativa del Triveneto e che meglio è in grado di affrontare eventi di questa dimensione, vuole caratterizzarsi per la stretta connessione e la inscindibilità degli aspetti clinico-scientifici con quelli etico-umanitari: l’oncologo è un medico che sceglie e che deve far scegliere: la nostra disciplina deve sempre più configurarsi, non solo come scelta del farmaco e del suo utilizzo più efficace e più tollerabile, ma anche come scelta condivisa con il paziente”.