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7 Settembre 2007

TUMORE DELLO STOMACO, SOTTO ACCUSA IL BARBECUE. VINCE LA DIETA MEDITERRANEA: IL SUD ISOLA FELICE

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Nel 2006 registrati 13.000 casi, con 8 mila decessi. Per trattare la malattia avanzata disponibile anche in Italia la capecitabina orale. Migliora la qualità di vita e abbatte i costi

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Bari, 7 settembre 2007 – È il barbecue uno dei peggiori nemici del cancro allo stomaco. Un forte consumo di carni rosse, soprattutto se cotte alla brace, cibi affumicati, salati o conservati, poca frutta e verdura rappresentano infatti i principali fattori di rischio di sviluppare questa neoplasia. Il tumore gastrico rappresenta la quarta causa di morte per cancro in Italia con 13 mila nuovi casi (e 8 mila decessi) nel 2006. Umbria, Toscana, Emilia-Romagna, Marche e Lombardia sono le regioni più colpite. Un tumore difficile da diagnosticare precocemente e che si può sconfiggere solo se si interviene in tempi rapidi, rimuovendolo del tutto. “Per questa neoplasia la chirurgia rimane ad oggi l’unico trattamento con finalità curative – spiega il prof. Stefano Cascinu, Segretario nazionale AIOM – ma purtroppo solo il 30% dei pazienti presenta un tumore radicalmente operabile e il rischio di recidive è elevato. Dal luglio scorso, però, anche in Italia l’AIFA ha reso disponibile la capecitabina, un chemioterapico orale, per il trattamento del carcinoma gastrico avanzato. Questa molecola, già da tempo utilizzata per il trattamento del cancro del colon retto, ha dimostrato una maggiore capacità di ridurre la massa tumorale ed è risultata più tollerabile per i pazienti che, inoltre, possono assumerla a casa propria. In questo modo si riducono le possibilità di infezione e trombosi, i disagi per il malato e chi lo assiste e anche i costi per il Servizio sanitario nazionale. Un progresso significativo per gli oncologi riuniti fino a domani a Bari per la XV Conferenza nazionale dell’AIOM sulle neoplasie gastrointestinali.

“L’Associazione Italiana di Oncologia Medica, nelle linee guida che ha recentemente pubblicato sul cancro dello stomaco, – spiega il prof. Emilio Bajetta, Presidente nazionale dell’AIOM, – sottolinea l’importanza delle terapie orali: l’attenzione alla qualità di vita del paziente e la sostenibilità delle cure sono al centro delle nostre priorità di azione, così come l’informazione e l’educazione ai cittadini sulla prevenzione”. Un segnale di sensibilità e costante ricerca della migliore strategia possibile per l’assistenza ai pazienti si legge anche nella scelta dell’AIOM di dedicare la propria XV Conferenza nazionale ai tumori del tratto gastro-enterico superiore: fegato, stomaco, esofago, pancreas e intestino. Patologie meno frequenti e di cui si parla meno. “Con questo convegno – spiega il prof. Giuseppe Colucci, presidente della Conferenza – ci poniamo un obiettivo ambizioso: stimolare la discussione, fra oncologi ma anche con altri specialisti, sulle migliori strategie di intervento, terapeutiche e non a tutto vantaggio dei nostri pazienti”. Quella di neoplasie del tratto gastro-enterico superiore è una distinzione ad hoc, che l’AIOM ha scelto di adottare per affrontare un gruppo di tumori rimasti fino ad oggi per la gran parte negletti perché presentano scarse possibilità di trattamento. “Si tratta di patologie per le quali, in questi ultimi anni, non vi sono stati grossi avanzamenti nelle terapie – spiega il prof. Marco Venturini, Tesoriere nazionale dell’Aiom – Fortunatamente ora la situazione sta cambiando: per alcune si sono ottenute di recente conquiste terapeutiche importanti. È il caso del cancro dello stomaco ma anche dei GIST, per i quali oggi esistono uno o più farmaci specifici per il trattamento sia in fase iniziale che metastatica. Buone notizie anche per l’epatocarcinoma, per il quale sono emerse quest’anno nuove possibilità terapeutiche, legate soprattutto alle terapie biologiche”. Ma la prevenzione rimane essenziale per combattere l’insorgenza dei tumori gastro-intestinali, soprattutto l’adozione di stili alimentari corretti. Per ridurre il rischio di carcinoma gastrico è consigliabile consumare molta frutta e verdura, moderare il consumo di insaccati e alcol, evitare il fumo e, quando si cuociono alla brace i cibi, preferirli poco cotti. “La dieta mediterranea, soprattutto un forte consumo di frutta e verdura, rappresentano importanti fattori protettivi – commenta il prof. Evaristo Maiello, Presidente della Conferenza e Direttore Dipartimento di Oncoematologia, IRCCS Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia). –. Rispetto al numero di casi di cancro dello stomaco la Puglia ha un’incidenza inferiore di ben il 32% rispetto alla media nazionale, e in generale, rispetto alla totalità dei tumori, nel 2006 è la regione che ha registrato il più basso numero di casi registrati ogni anno, dietro solo a Calabria e Sicilia”. Recentemente la Giunta regionale pugliese ha destinato 250mila euro per la realizzazione del Registro Regionale dei Tumori. “Una buona notizia – conclude il prof. Maiello – perché l’analisi della diffusione delle patologie, non solo per macroaree, ma anche a livello delle singole regioni, rappresenta un importante elemento per meglio orientare la programmazione economico-sanitaria, l’assistenza ed per individuare eventuali fattori di rischio ambientale”.
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