Liste d’attesa quasi azzerate: numeri da primato all’ospedale milanese raggiunti grazie a contributi privati e all’associazione Umana. Ora anche lo Stato deve impegnarsi
Milano, 12 ottobre 2004 – Settemila donne, giovani, adulte e anziane, tenute sotto controllo periodico, oltre 3mila visite e 4.600 ecografie nel 2003. E tempi d’attesa brevissimi: 2 giorni per la mammografia e una mattinata per l’ecografia e l’eventuale esame decisivo, l’ago aspirato con guida ecografica. Sono i numeri da primato del Dipartimento di Senologia del Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano. “Oggi il 90% dei tumori alla mammella se diagnosticati sotto 1 cm di grandezza si può guarire completamente – afferma il prof. Alberto Scanni, direttore dell’Oncologia medica del Fatebenefratelli, intervenendo alla presentazione del primo numero della rivista ufficiale del centro – a patto di tenere presente il fattore tempo: una diagnosi precoce è il miglior lasciapassare per la remissione della neoplasia. Una donna che si rivolge al nostro centro riceve la diagnosi definitiva della sua situazione senologica dopo massimo 4 giorni dalla visita iniziale”. “L’Oncologia medica è il punto di forza del nostro ospedale – afferma il dr. Roberto Testa, direttore generale del Fatebenefratelli e Oftalmico – e si sta allargando sul territorio grazie all’assistenza domiciliare fornita dall’associazione Umana, cui si deve gran parte dei finanziamenti e senza il cui aiuto potremmo fare ben poco”. O come l’hospice, vero fiore all’occhiello della Divisione. “La “Casa”, intitolata a Claudia Galli, copre parte dei 150 posti letto-hospice necessari nel territorio milanese. “Ogni malato – spiega il dr. Ottavio Mazzoni, presidente dell’Associazione Progetto Oncologia UMAN.A – dispone di una camera personale con bagno privato e un divano letto per l’eventuale accompagnatore. L’hospice dispone di parti comuni per l’incontro con familiari e malati. È garantita la presenza costante di un medico e un infermiere.” “Il nostro obiettivo – continua il prof. Scanni – è la presa in carico del paziente oncologico a “tutto tondo”, dalla prevenzione all’assistenza domiciliare e alla fase terminale”.Per prevenire il tumore del seno è fondamentale l’educazione all’autopalpazione della mammella. “Per questo – spiega il prof. Scanni – programmiamo controlli periodici e corsi per le donne che a noi si rivolgono per lo screening. E che, una volta raggiunta l’età consigliata, intorno ai 50 anni, si sottopongono regolarmente all’esame di routine cioè la mammografia”. E proprio per prolungare e divulgare questa attività di educazione e tutte le altre iniziative del centro, l’Oncologia del Fatebenefratelli ha appena pubblicato il primo numero della sua rivista ufficiale e anche completato il restyling del proprio sito web. “Crediamo fortemente – spiega il prof. Scanni commentando le due iniziative di comunicazione – nella condivisione dei risultati della scienza e della ricerca con gli operatori e i cittadini, i principali destinatari del nostro impegno”.
Per raggiungere la certificazione di qualità e restringere così tanto le liste d’attesa, il Fatebenefratelli ha potuto contare unicamente sulla generosità dei privati cittadini e dell’associazione Umana. Lottando anche contro le lungaggini burocratiche. “Infatti, allorquando la Regione stanzia finanziamenti per l’ammodernamento delle strutture sanitarie (come è il caso dell’Edificio Oftalmico, di cui l’hospice fa parte) – aggiunge il dott. Testa – il periodo che intercorre tra l’approvazione dell’intervento e quella del progetto e del definitivo finanziamento è lungo. A tale periodo si aggiungono poi le lungaggini dovute all’espletamento di tutte le procedure di gara ad evidenza pubblica, che non sono mai inferiori ad 1 anno, 1 anno e mezzo, nella speranza che, ad avvenuta aggiudicazione, non intervengano provvedimenti sospensivi da parte dell’Autorità giudiziaria per ricorsi. Ne consegue che dall’avvio delle procedure al reale inizio dei lavori possono passare anni. Sarebbe auspicabile una legge speciale che stabilisca percorsi più rapidi”.
Punta di diamante dell’Oncologia del Fatebenefratelli, oltre al centro di senologia, è il nuovo Centro Interdisciplinare per la Diagnostica Citologica Interventistica che vede impegnati fianco a fianco anatomo patologi e oncologi medici e garantisce un intervento immediato, con la comunicazione dell’esito certo di positività o meno al tumore nell’arco di massimo 2 giorni. La citologia diagnostica interventistica non si limita alla mammella, ma al Fatebenefratelli viene fatta anche su eventuali masse tumorali più profonde. “Così – spiega il prof. Scanni – possiamo condurre rapidamente analisi citologiche sotto guida ecografica in vari distretti corporei per completare i processi diagnostici per vari tipi di tumore”. Altra importante metodica in cui al Fatebenefratelli sono specializzati – questa volta non di diagnosi ma di terapia – è la termoablazione locale con radiofrequenza applicata alle metastasi epatiche e associata alla chemioterapia sistemica. “A proposito dell’utilizzo di questa tecnica, la nostra équipe ha appena pubblicato uno studio su European Journal of Oncology, principale rivista di settore – conclude Scanni – La termoablazione si è rivelata una metodica precisa nella rimozione locale mirata del tumore, oltre che una tecnica poco costosa, poco invasiva e ben tollerata dai pazienti”.