Catania, 13 febbraio 2014 – Frequenza di attività fisica inferiore alle medie nazionali per i giovani della Regione. Oncologi e calciatori vanno in aula a insegnare la prevenzione: il difensore etneo sale in cattedra e veste i panni del professore per un giorno. L’iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC e FMSI. E sul web c’è il “Quiz della salute”
Un’adolescenza all’insegna della pigrizia. È così che trascorrono i loro anni migliori i giovani siciliani: l’attività fisica, infatti, è un’abitudine settimanale solo per il 39% degli 11enni (contro una media nazionale del 42%), per il 35% dei 13enni (contro una media nazionale del 44%) e per il 32% dei 15enni (contro una media nazionale del 38%). Il risultato? Il 60% degli under 15 ha problemi di peso. Dati allarmanti, perché lo sport riduce le possibilità di sviluppare un cancro e le persone sedentarie hanno una probabilità del 20-40% superiore di ammalarsi. Ecco perché diventa fondamentale la sensibilizzazione dei giovani a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto ‘Non fare autogol’, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi l’ottava tappa della quarta edizione presso il Liceo “Galilei” di Catania, dove il difensore rossoblu Nicola Legrottaglie sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare nuovamente a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma gli adolescenti devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’attività fisica? Non posso pensare a ragazzi poltroni che preferiscono la tv o i videogiochi a una bella partita a calcio con gli amici!”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani – sottolinea il dottor Vincenzo Adamo, Coordinatore Regionale AIOM per la Sicilia –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna ‘Non fare autogol’, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 sono state registrate in Italia circa 366.000 nuove diagnosi di cancro (erano 364.000 nel 2012) – aggiunge Adamo –. In Sicilia nel 2010 si sono registrati 16.556 casi, con 10.025 decessi, mentre erano 96.063 le persone viventi colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come il progetto Non fare autogol”.“La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale.