Catania, 4 maggio 2018 – Roberto Bordonaro, segretario nazionale AIOM: “Nel capoluogo ogni anno 1.960 casi di cancro potrebbero essere evitati”. I camici bianchi saranno nel motorhome per fornire consigli e spiegare l’importanza degli stili di vita sani contro le neoplasie. Il 43,5% dei siciliani è sedentario, il 34,3% in sovrappeso e il 28,6% fuma
Catania diventa capitale della lotta al cancro. Il capoluogo siciliano ospita per 3 giorni l’ottava tappa della nuova edizione del “Festival della prevenzione e innovazione in oncologia”. Un motorhome, cioè un pullman, sarà allestito dall’8 al 10 maggio in provincia di Catania, a San Giovanni La Punta presso il Parco Commerciale Le Zagare (Via Manzoni), dove gli oncologi dell’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) forniranno consigli e informazioni sulla prevenzione, sull’innovazione terapeutica e sui progressi della ricerca in campo oncologico. “A Catania ogni anno sono stimate circa 4.900 nuove diagnosi di tumore (2.559 uomini e 2.342 donne), almeno il 40%, pari a 1.960 casi, potrebbe essere evitato adottando alcune semplici regole – spiega Roberto Bordonaro, segretario nazionale AIOM e Direttore della Struttura Complessa di Oncologia Medica ARNAS Garibaldi di Catania -. L’obiettivo del progetto è trasmettere ai cittadini un messaggio fondamentale: contro il cancro si deve giocare d’anticipo. E lanciamo, sul modello dei festival della letteratura, il ‘Festival della prevenzione e innovazione in oncologia’ per spiegare agli italiani il nuovo corso dell’oncologia, che spazia dai corretti stili di vita, agli screening, alle armi innovative, fino al reinserimento nel mondo del lavoro. Serve più impegno sugli stili di vita e sugli screening. Il cancro è infatti la patologia cronica che risente più fortemente delle misure di prevenzione”. I siciliani sembrano ignorare questi consigli (PASSI 2014-2017): il 43,5% è sedentario, il 34,3% è in sovrappeso e l’13,1% obeso, percentuali superiori rispetto alla media nazionale (rispettivamente pari al 33,6%, 31,7% e 10,7%). È più alto anche il tasso dei tabagisti, pari al 28,6% (26% in Italia).“Il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio oncologico – continua il dott. Bordonaro -. Più di centomila casi di tumore ogni anno in Italia sono dovuti proprio alle sigarette. Numeri che ricordano quelli di un’epidemia. Un ruolo importante è svolto anche dall’attività fisica. È dimostrato che il 20% del totale dei tumori è causato proprio dalla sedentarietà. I benefici del movimento sono evidenti e diversi studi hanno evidenziato la sua influenza su alcune delle neoplasie più frequenti: riduce del 12% il rischio di sviluppare il cancro al seno e del 44% al colon-retto. E un tumore alla mammella su 5 (il 23% del totale) si può prevenire in post-menopausa evitando il sovrappeso. Le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità consigliano circa 150 minuti a settimana, cioè 2 ore e mezza, di attività fisica aerobica, come camminare, correre, andare in bicicletta, a un ritmo moderato-intenso. Il movimento fisico esercita effetti preventivi e terapeutici e può essere paragonato a un farmaco che, opportunamente somministrato, previene gravi malattie come i tumori e ne impedisce lo sviluppo, garantendo considerevoli vantaggi sia ai cittadini che al sistema sanitario. Da qui l’importanza delle campagne di sensibilizzazione come questo Festival”. La manifestazione itinerante, resa possibile grazie al sostegno di Bristol-Myers Squibb, tocca 20 città con eventi che dureranno tre giorni. Le cinque neoplasie più frequenti a Catania (e provincia) sono quelle della mammella (715 nuovi casi osservati ogni anno nel periodo 2003/2011), colon-retto (639), polmone (517), prostata (471) e vescica (414).
“In Italia nel 2017 sono stati stimati poco più di 369.000 nuovi casi di tumore – sottolinea Stefania Gori, Presidente nazionale AIOM e Direttore del Dipartimento Oncologico dell’Ospedale Sacro Cuore-Don Calabria di Negrar-Verona -. Oggi non possiamo più parlare di male incurabile perché accanto alle armi tradizionali (chirurgia, radioterapia e chemioterapia) abbiamo a disposizione terapie innovative molto efficaci come le terapie a bersaglio molecolare e l’immunoterapia che permettono di migliorare la sopravvivenza a lungo termine con una buona qualità di vita. Grazie alla diagnosi precoce e alle nuove armi, in Italia il 60% dei pazienti sconfigge la malattia. Il sistema sanitario deve saper rispondere alle esigenze di salute di questi cittadini, che spaziano dalla riabilitazione al ritorno alla vita attiva, agli affetti e al lavoro”.
A San Giovanni La Punta, durante il “Festival della prevenzione e innovazione in oncologia”, saranno raccolti sondaggi conoscitivi e saranno distribuiti ai cittadini opuscoli sulle principali regole della prevenzione oncologica e sulle nuove armi in grado di sconfiggere la malattia o di migliorare la sopravvivenza in modo significativo. Nelle tre giornate, all’interno del motorhome, saranno disponibili gli oncologi dell’AIOM per fornire informazioni e consigli.
Sono invitati a partecipare le associazioni dei pazienti, i familiari e i cittadini di tutte le età.